In attesa dei decreti delegati che disciplineranno le norme di dettaglio, le principali novità previste dal provvedimento sono oramai note.
È previsto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti parametrato all'anzianità di servizio per tutti i neoassunti.
Cambia l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: il reintegro resta nel caso di licenziamenti illegittimi limitatamente a quelli nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di quelli disciplinari.
Per i licenziamenti per motivi economici giudicati ingiustificati sarà previsto solo l'indennizzo. Nella prospettiva della flessibilità, il passaggio da una mansione all'altra (anche ad una di livello inferiore) diventa più semplice.
Viene rivista la disciplina dei controlli a distanza con la possibilità di controllare strumenti di lavoro ed impianti.
È riformata la Cassa integrazione. Sarà impossibile autorizzare la cig in caso di cessazione definitiva dell'attività aziendale. Saranno rivisti i limiti di durata del sussidio e sarà prevista una maggiore partecipazione da parte delle imprese che la utilizzano. La durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla pregressa storia contributiva del dipendente con l'incremento della durata massima per i lavoratori con le carriere contributive più rilevanti.
È istituita un'Agenzia nazionale per l'impiego con l'obiettivo di semplificare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, soprattutto facendo ricorso all'informatizzazione.
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