Ostentare il fato di aver tradito la moglie nel corso degli anni, può costare una condanna per maltrattamenti. Parola di Cassazione. non è consentito infatti, secondo la cassazione sbandierare le corna e umiliare la propria consorte. È stata così convalidato una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per il reato punito dall'articolo 572 del codice penale nei confronti di un settantenne che aveva sottoposto la propria moglie a diverse umiliazioni vantandosi del fatto di averla tradita. Dopo la condanna dei giudici di merito l'uomo si era rivolto alla cassazione sostenendo che le umiliazioni nei confronti moglie non erano state abituali. Nulla da fare però la sesta sezione penale (sentenza 38125/2009) ha respinto il ricorso evidenziando che "la corte d'appello ha osservato che la continua serie di insulti, prepotenze, tra le quali l'" infedelta' ostentata" da parte del marito "rendevano certi dell'esistenza di una condotta dell'imputato reiteratamente e abitualmente prevaricatrice, tendente ad umiliare e sottoporre la congiunta a sofferenze fisiche e morali, cosi' da renderle penosa l'esistenza".
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