Conti Pubblici
I primi tre commi dell’art.1 del disegno di legge, definiscono i livelli di saldo netto da finanziare per gli anni 2010, 2011, 2012. Per l’anno 2010, saranno necessari 63 miliardi di euro (al netto dei 4,684 miliardi di euro per regolamentazioni debitorie), come si legge dal comma 1. Sempre lo stesso comma, prevede poi un ricorso al mercato finanziario (di cui all’art.11 della legge 486/1978), in termini di competenza pari a 286.000 milioni di euro per l’anno finanziario 2010, tenuto conto anche di un indebitamento all’estero per un importo complessivo che non superi i 4.000 milioni di euro. Per l’anno 2011 e 2012, il livello massimo del saldo da finanziare è rispettivamente di 54,3 e 41,4 miliardi. Per gli anni 2011 e 2012, il netto da finanziare per le regolazioni debitorie sarà in totale per tutti e due gli anni, di 3,52 miliardi. Il ricorso al mercato finanziario per l’anno è di 253 miliardi per il 2011 e di 250 miliardi per il 2012.
Il terzo comma dell’art.1 chiarisce poi che i ricorsi al mercato finanziario "si intendono al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare prima della scadenza o di ristrutturare passività preesistenti con ammortamento a carico dello Stato".
Infine, secondo la disposizione contenuta nell’art.4 del ddl, le maggiori disponibilità di finanza pubblica che verranno realizzate nell’anno 2010, verranno destinate a fronteggiare la riduzione della pressione fiscale a favore delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati.