Le rate ed i tassi
La fissazione delle rate di un prestito è piuttosto flessibile per rispondere al meglio alle esigenze del richiedente.
E' possibile optare per la soluzione di pagamento migliore tra quelle rese disponibili da ogni istitutio finanziatore.
E' importante sapere che, quando si richiede un prestito, il cliente paga - oltre alla quota prevista in ogni rata al fine di saldare il debito - una percentuale di interessi espressa con due termini:
- TAN (Tasso Annuale Nominale), che rappresenta l'interesse da corrispondere annualmente all'istituto fianziatore. Gli interessi non si pagano una volta all'anno, bensì diluiti ad ogni rata.
- TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che rappresenta il calcolo degli interessi in maniera complessiva. Infatti, oltre agli interessi, comprende tutti i costi previsti per l'apertura di un prestito (ad esempio: assicurazioni, spese di apertura di una pratica, ecc.).
Il calcolo degli indici di interesse, TAN e TAEG, avviene in base all'anno di stipula del contratto. Il risultato del calcolo viene, poi, suddiviso in modo regolare sugli anni di rimborso previsti e conseguentemente sul piano rateale.
Solitamente, i prestiti vengono stipulati ad un tasso d'interesse fisso, che il debitore restituisce secondo un piano rateale costante.
Tasso d'interesse
Il tasso d'interesse è la misura dell'interesse su un prestito che il richiedente deve restituire al creditore oltre alla resa della somma erogata. Rappresenta la remunerazione spettante al soggetto che si è reso disponibile al prestito di denaro. Effettivamente, può essere considerato come il “costo del denaro”.
Il tasso d'interesse è espresso in percentuale ed indica quanto, della somma prestata, debba essere versato come interesse al termine del periodo di restituzione previsto. Più è lunga la durata del prestito maggiore sarà il tasso d'interesse.
Tasso zero
Il prestito a tasso zero è un incentivo utilizzato da alcune banche, o istituti di credito, per offrire ai clienti un finanziamento senza interessi per tutta la durata del prestito o per un determinato periodo.
Solitamente, è associato ai finanziamenti finalizzati. Infatti, viene utilizzato dai rivenditori convenzionati, con alcuni istituti di credito, per promuovere le vendite attraverso prestiti più convenienti. Gli interessi vengono, in questi casi, pagati all'istituto finanziatore direttamente dal venditore.
Tasso di usura
Il tasso d'usura è definito, ogni tre mesi, dalla Banca d'Italia e dall'Ufficio Italiano dei Cambi (UIC).
Il codice penale definisce usuraio chiunque si faccia pagare (o promettere di dare) interessi o altri vantaggi usurai in cambio di un prestito di denaro (o di una prestazione di altra utilità).
E' la legge a stabilire il limite (determinato trimestralmente dalla Banca d'Italia e dall'UIC – monitorato dal Ministero del Tesoro attraverso il TEGM – Tasso Effettivo Globale Medio) oltre al quale il tasso d'interesse viene considerato usuraio.
Per questo motivo è bene informarsi sul valore del TEGM in corso prima di sottoscrivere un contratto di prestito, solo in questo modo è possibile riconoscere chi presta denaro a tassi d'usura.
Tasso di mora
Il tasso di mora è il sovrapprezzo da pagare nel caso in cui non vengano rispettate le scadenze di versamento delle rate. L'interesse di mora viene calcolato tutti gli anni dal Governo, ma solitamente gli istituti di credito, in fase di stipulazione del contratto, fissano un interesse convenzionale (cioè un interesse di mora maggiorato rispetto a quello definito dallo Stato).