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Data: 11/04/2011 10:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani POSTA e RISPOSTA n°50 è una ricca misticanza che si apre con l'argomento pensione di reversibilità, ch'è al centro dei pensieri dei nostri affezionati visitatori. Partiamo con una nuova tornata di lettere. 1. VITTORIA SIVERO: "sono d'accordo con Gabbiano. anche perchè parlamentari e ministri anche da pensionati godono di benefit di lusso...". 2.CLAUDIO832007: "Sono pienamente d'accordo che la reversibilità è una vera e propria miseria per il coniuge che resta . E' DA ABOLIRE A TUTTI I COSTI. Grazie per l'accoglimento Antonio". 3. DONDIEGO49: "è veramente uno schifo. Guardare ad esempio il mister celo duro, ora tra moglie e figlio e le sue varie cariche, quanti soldi ..., altro che Roma ladrona Vergogna ...dondiego". 4. DEMASAL: "consiglio per consiglio, proviamo a calcolare anche quanto versa un parlamentare e a quanto ammonta la sua pensione!". 5. VOLPEAL soggiunge: "più si va avanti e più si esaspera la gente povera, non c'è giustizia. La pensione di reversibilità deve andare per intero al coniuge superstite". 6. VTAMOD aggiunge: "Si tratta di una iniziativa che da tempo si aspettava! Finalmente il problema viene portato all'attenzione del Paese. Speriamo che tutto non finisca in una bolla di sapone considerando che la pensione di reversibilità viene percepita dai beneficiari superstiti non come regalia ma in considerazione dei contributi versati dal de cuius". 7. COLBRY13 allaccia un contraddittorio con un altro lettore: "Risposta per Adriano Lesca: frequentemente accade che chi percepisce una pensione bassissima ha lavorato oltre 40 anni nella sua vita, ma non gli sono stati versati i contributi dai vari datori di lavoro, ed è paradossale che a pagare la differenza sia altro lavoratore e non i datori di lavoro che evasero la contribuzione. Io propongo l'abolizione generale della prescrizione, contributiva, civile, penale ecc. cosí rivolveremo anche il problema dei potenti che non vengono mai condannati per causa della prescrizione. Chissá perché quando un potente è imputato e ci sono le prove per la condanna, alla fine il reato si prescrive sempre, cosí anche con il mancato versamento dei contributi. Che schifo!!!! Non perché accadono queste cose, ma perché ci sia una buona parte di popolo che le approva e le difende, anche contro i propri interessi. Per non parlare delle imposte. L'Italia è l'unico paese al mondo dove i datori di lavoro denunciano meno dei propri dipendenti". 8. FRANCO RIVIEZZO1 prende spunto sempre da Adriano LESCA, protagonista di un precedente intervento: "Egr. Sig. Adriano Lesca, quel che Lei dice è sì vero ma il suo confronto è totalmente privo di criterio in quanto se prendessimo la quota contributi non basterebbe nemmeno per vivere mezzo mese pur tirando le cuoia al massimo. Cordiali Saluti". - Grazie a tutti i visitatori che inviano commenti sul tema della reversibilità con l'avvertenza che i puntini di sospensione non indicano tagli, eccettuata la chiusa della lettera di Don Diego che mi sono permesso di eliminare, ovviamente senza intento censorio; comunque, nulla aggiungeva e nulla toglieva al pensiero espresso dal nostro lettore. Scusami, Don Diego. Torna a scrivere a Studio Cataldi e Ti garantisco l'integrità. 9. Un'altra lettera di oggi del Signor E. MADONNA consiste in un intervento sulla figura politica del Presidente della Camera dei Deputati, davvero interessante e foriera di tanti spunti di riflessione e di una mia proposta sulla REVOCA DEGLI ELETTI: "Signori buonasera, desidero inserirmi nel discorso che avete iniziato, purtroppo dissentendo da alcune Vs. affermazioni . Mi pare chiaro che il signor Fini ha fatto di tutto per perdere la sua credibilità..mi dispiace del suo ruolo di presidente della Camera, ma coloro che ce lo hanno messo non lo stimano più..farebbe bene ad andarsene con buona pace per tutti, ma sono convinto che resiste e sopporta ogni cosa gli faranno, tanto dove lo trova un posto così importante, sapendo che non avrà mai più un simile prestigio..mai più..sono certo. Noi abbiamo gli amministratori che ci meritiamo, Fini ha i compagni che si merita. Io dico sempre se uno non sta più bene con chi si accompagna, deve avere il coraggio di troncare. E.Madonna" - Caro affezionato lettore, ho profondo rispetto per le Tue considerazioni sull'On.le Gianfranco FINI, che, però, a mio sommesso avviso sta svolgendo le sue delicate e complesse funzioni di dominio dell'emiciclo con discreto equilibrio; dipende soltanto dalla sua coscienza se presentare le dimissioni o no dopo la scelta di fondare Fli: nulla osta sotto un profilo tecnico-giuridico e di diritto parlamentare. Anzi, la democrazia è più solida ed ha spalle più larghe se una delle Camere ha un Presidente dell'opposizione, secondo un'inveterata e meritoria tradizione che venne poi purtroppo abbandonata e che io trasformerei in regola cogente nei sistemi BICAMERALI. Già esiste la regola non scritta ma praticata che vuole alla presidenza degli Organi di Garanzia un esponente dell'opposizione. Tra l'altro, nell'agire politico di FINI mi è parso di individuare uno scarso interesse per il proprio tornaconto ed un certo, sincero spirito di servizio, insolito per i tempi che viviamo. E' sicuramente reduce da un percorso interiore assai travagliato che lo ha portato all'abbandono dell'ideologia con cui aveva esordito in politica. Aveva raggiunto l'apice del successo dopo lo sdoganamento, favorito dall'attuale Primo Ministro che appoggiò la sua candidatura a Sindaco di Roma. Anche se spesso i discorsi sui politici sono come le PAROLE scritte SULLA SABBIA, a mio avviso l'On.le Gianfranco FINI merita se non altro il rispetto che si deve ai vinti, visto che nell'operazione di distacco dal partito di maggioranza relativa ha perduto praticamente tutto. Era il numero due, probabile delfino ed ora deve ricominciare daccapo ad un'età non giovane. E francamente, nella querelle sulla casa di Montecarlo, alfine archiviata dalla Procura di Roma, ad arrabbiarsi dovevano essere non certo gli Italiani, bensì gli iscritti all'ex Msi, poi An. La differenza, sempre da un punto di vista giuridico, non è di poco conto. Ma, caro Sig. Madonna, torna a scrivere a Studio Cataldi perché il confronto, in special modo quando non si è d'accordo, giova a tutti e di certo a me. In occasione dei convegni giuridici drizzo le orecchie quando sale sul palco qualcuno che già so che dirà cose che non condivido. Sicuramente conoscerai un istituto giuridico praticato in mezzo mondo che consiste nella REVOCA degli ELETTI: esiste negli States dal 1903 e consiste nella possibilità di chiedere una sorta di rendiconto anticipato. Allora, tutti quelli che la pensano come Te e sono moltissimi potrebbero intimare all'On.le Fini di fare le valigie immediatamente. E' così in mezzo mondo ed il ventottesimo Presidente degli Stati Uniti, Woodrow WILSON, lo definiva "la SALVAGUARDIA DELLA POLITICA". L'origine dell'istituto risale all'OSTRACISMO degli Ateniesi del 510 a.C. quale ANTIDOTO alle affermazioni dei tiranni; oggi diremmo, come contrasto alle derive autoritarie. Diverge dall'impeachment che si correla ad un reato; per contro, la REVOCA consiste esattamente in quel che sostieni Tu, caro lettore Madonna, per i casi di ritenuta cattiva amministrazione, abuso di potere (in senso politico, non del diritto penale) ed in genere in caso di promesse elettorali tradite. In Svizzera provoca la DESTITUZIONE dell'intera assemblea elettiva. Il recall sarebbe applicabile per casi come quello dell'On.le Fini, per coloro che sono stati eletti con i voti della Destra e poi si schierano con il Centro o con la Sinistra e contro tutti i VOLTAGABBANA. Andrebbe forse modificato l'Art. 67 della Costituzione che sancisce che i parlamentari esercitano le proprie funzioni "SENZA VINCOLO DI MANDATO". Ma di certo, pur in presenza di tale norma, ciò non equivale ad affermare che il parlamentare eletto fa quel che vuole con i voti ricevuti; il RECALL rende responsabile chi abusa del voto popolare. Così Tu potresti, raccogliendo un certo numero di firme, richiamare all'ordine l'On.le Fini: di solito, si tratta di un 25% dei suffragi ottenuti dall'eletto. Tu voteresti ovviamente per la destituzione, io voterei per la conferma nel ruolo e nella carica. In caso prevalesse la mia tesi l'On.le Fini ne risulterebbe rafforzato e pienamente legittimato. Si potrebbero raggruppare tali elezioni suppletive di tipo confermativo e contemplare un periodo iniziale di preclusione, poniamo un anno di ...luna di miele con l'elettorato, ed un tetto di due richieste di revoca per legislatura. L'argomento è di stretta attualità dal momento che il governo si tiene in piedi con i voti dei cosiddetti 'RESPONSABILI', che hanno provenienza dai più svariati partiti. Costoro verosimilmente stanno votando in aula in senso diametralmente opposto a quel che ipotizzavano i loro elettori mentre riponevano la scheda nell'urna. Siamo nei gangli vitali della democrazia. Ma è chiaro che il discorso non calza al sistema del Porcellum con cui la quasi totalità dei parlamentari viene SCELTA dalle segreteria dei Partiti. Occorrerebbe porre mano immediatamente all'abbandono di un tale esproprio della volontà popolare. 10. Termino con la missiva di EUCARG che ci scrive a proposito di BOLLI ed auto nuove: "Secondo me aumentare il bollo su vetture vecchie è sbagliato. Al limite sulle nuove uno può scegliere quale prendere." - Sono perfettamente d'accordo. Form a disposizione per riflessioni, considerazioni, controffensive. Incontri e scontri in nome della libertà di dire la propria e di sostenerla motivatamente. La democrazia è qui! |
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