Data: 05/05/2011 10:28:00 - Autore: L.S.
In data 3 maggio 2011 � stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.P.C.M. n. 277 del 23 dicembre 2010 contenente il Regolamento recante criteri e modalit� per la concessione dei contributi di cui all'articolo 9, L. 8 marzo 2000, n. 53. Il Decreto, che entrer� in vigore il 18 maggio 2011, prevede la concessione di contributi per le aziende che proporranno progetti articolati per consentire ai dipendenti di usufruire di particolari forme di flessibilit� degli orari e dell'organizzazione del lavoro, quali, a titolo esemplificativo, part time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, su turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle misure di flessibilit�, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati. Finanziati anche programmi ed azioni, comprese le attivit� di formazione e aggiornamento, volti a favorire il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di assenza dal lavoro, non inferiore a sessanta giorni, a titolo di congedo di maternit� e paternit� o parentale e i progetti che, anche attraverso l'attivazione di reti tra enti territoriali, aziende e parti sociali, promuovano interventi e servizi innovativi in risposta alle esigenze di conciliazione tra vita professionale e vita familiare delle lavoratrici e dei lavoratori. Destinatari dei progetti sono le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti, inclusi i dirigenti, con figli minori ovvero con a carico persone disabili o non autosufficienti, ovvero persone affette da documentata grave infermit�. Criteri per la valutazione dei progetti saranno l'innovativit�, la concretezza, l'efficacia, l'economicit� e la sostenibilit� dell'azione. Finanziamenti anche per i lavoratori autonomi per progetti che prevedano azioni che consentano ai titolari di impresa, ai lavoratori autonomi o ai liberi professionisti, per esigenze legate alla maternit� o alla presenza di figli minori o figli disabili, di attivare una sostituzione o una collaborazione in modo da liberare tempo per la cura dei figli minori o figli disabili, senza pregiudicare l'andamento della propria vita professionale.
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