Data: 26/02/2002 - Autore: Roberto Cataldi
Ancora una volta la Corte di Cassazione (Sent n. 881 del 25 gennaio 2002) � intervenuta in materia di risarcimento del danno ai prossimi congiunti di chi ha perso la vita per fatto illecito altrui.
In tali evenienze si � sempre riconosciuta la risarcibilit� del danno morale "iure proprio" ai prossimi congiunti oltre che, in determinate circostanze, degli altri danni "iure hereditatis".
Questa volta la decisione verte in tema di risarcibilit� del danno biologico "iure proprio" che i prossimi congiunti possono aver subito come conseguenza delle sofferenze determinate dall'evento e che possono aver inciso negativamente sulla loro salute determinando in tal modo una vera e propria patologia.
In tal caso, come � noto, tali danni debbono essere dimostrati ed ecco che la Cassazione ha precisato che proprio in tema di prova � possibile attribuire rilevanza alla consulenza tecnica d'ufficio.
Questa infatti, precisa la Corte, pur avendo di norma la funzione di fornire elementi di valutazione in merito a fatti gi� acquisiti al processo, pu� diventare fonte di prova quando la sua funzione si risolve nell'effettivo accertamento di situazioni di fatto che sia possibile rilevare soltanto attraverso un'indagine di natura tecnica.
Non si pu� dunque respingere la richiesta di ammissione di una consulenza tecnica d'ufficio e ritenere allo stesso tempo non provati quei fatti che solo una consulenza tecnica avrebbe potuto accertare.

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