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Data: 24/05/2011 10:30:00 - Autore: Paolo Storani Mi accingo a partire per Pisa ove è in programma la classicissima di primavera dell'Associazione ‘MELCHIORRE GIOIA'. Una domanda mi assilla mentre parto dal Mar Adriatico al Tirreno: ha ancora un senso organizzare un, peraltro sontuoso, congresso medico giuridico sulle MICROPERMANENTI? Ricorda il Professor FRANZONI (un convegno moderato dalla serena fermezza dell'autorevole Maestro di Bologna ha sempre un valore aggiunto: le sue chiose sono una bussola, i suoi distinguo, le sue classificazioni tanto sono di ausilio per l'uditorio bombardato da mille spunti) che “la ragione per la quale su questo tema c'è un certo interesse è che le piccole permanenti di solito non si riflettono sulla capacità di guadagno del soggetto; consistono in un fastidio più o meno tollerabile che, pur dando luogo a una menomazione irreversibile, normalmente si risolve attraverso la capacità di AUTOADATTAMENTO del soggetto”. Scolpito in nota mi è particolarmente gradito rinvenire il nome del mio Maestro Prof. Fulvio MASTROPAOLO con il riferimento al fondamentale “Il risarcimento del danno alla salute” edito da JOVENE Napoli nel 1983. In fondo con la coscienza sono a posto: in studio ho sistemato ogni cosa arretrata, ho pianificato per i prossimi due giorni, ho appena terminato un processo penale per omicidio colposo e forse sarebbe preferibile seguire l'invito di uno degli animaletti che popolano la vita mia e di mia moglie che s'è disteso avanti all'uscio di casa come a sbarrarmi il passo e precludermi la partenza. L'adorata Mariolina detta 'Pazzolina' è una gatta tigrata che è venuta a stare da noi quando si chiamava 'Zago' nel settembre 2009 insieme al gemello Zigo detto 'Boti'; Zigo & Zago: all'atto dell'adozione la signora che li aveva allevati da cuccioli ci riferì che uno dei due s'era beccato una scarica elettrica a 220 da una presa difettosa; non sapeva chi fosse dei due, indistinguibili, ma io ho intuito ch'era Pazzolina che vanta un colpo di genialità che ogni tanto le fa illuminare la lampadina, mentre Boti è un sovrano saggio, forte e cauto. Mariolina – Pazzolina mastica il diritto ma quando sarà grandina la lascerò libera di scegliere gli studi che vorrà: ha anche interessi differenti avendomi appena morso un prezioso testo edito da Bompiani ed acquistato dal mio Antico Libraio Maurizio ZUBBOLI di Assisi fronte Tempio di Minerva: “La Stoa” di Max POHLENZ. Appena il tempo di interrogarmi se l'Associazione Medico Giuridica MELCHIORRE GIOIA può essere paragonata alla Stoa e Mariolina ha allungato le zampe ad indicarmi un passo del caro Professor Massimo FRANZONI, talmente chiaro che perfino una gattina di un paio d'anni si orizzonta benone: “il legislatore ha provveduto a SEMPLIFICARE le stime e la liquidazione delle micropermanenti che si riflettono soltanto sul danno non patrimoniale, sub specie del danno biologico”. Prosegue il Prof. FRANZONI: “Ha eliminato alcune singole voci per assorbimento: il danno da VITA DI RELAZIONE, il DANNO ESTETICO, il danno alla capacità lavorativa GENERICA, il danno alla capacità lavorativa da micropermanenti ed il danno alla sfera sessuale”, concludendo: “allo stato attuale la TABELLAZIONE PER PUNTI di invalidità è fissata legislativamente soltanto per le micropermanenti e soltanto per alcune categorie di illeciti: quelli in ambito lavorativo e quelli da circolazione veicolare”. Questo è il punctum pruriens. E' un brano contenuto nel tomo collettaneo di ben 560 pagine fragrante di stampa per i tipi del “Sole 24Ore” intitolato ‘MICROPERMANENTI: dalla soggettività all'obiettività” (costo €49,00 ben investiti nel granaio del sapere contro l'oblio dell'ignoranza) e che è stato distribuito in omaggio graditissimo al congresso "DE MINIMIS CURAT PRAETOR III" del 20-21 mag '11. Il libro, curato dal Presidente Dott. Giovanni CANNAVO' e dal Dott. Marco ROSSETTI (Vice-Presidente dell'Associazione), raccoglie in felice armonia una quantità incredibile di contributi di una marea di altri Autori. Ne cito alcuni soltanto. Inizio dal sempre acuto, ancor più simpatico or ch'è tutto imbiancato baffo incluso, Prof. Avv. Flavio PECCENINI del Foro di Bologna; eppoi passo al Dott. Marco FROLA, prestigioso Dirigente di Fondiaria-Sai oltre che membro italiano per il Comitato Esecutivo dell'Istituto per il Diritto Europeo della Circolazione. Non si può omettere il Dott. Luigi ‘Gino' MASTROROBERTO, colto e raffinato punto di riferimento culturale che ormai tutti conoscono (è un altro Vice-Presidente della ‘Melchiorre Gioia'); il Prof. Domenico VASAPOLLO, Titolare della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale dell'ateneo di Bologna, che ha presieduto la sessione del congresso del tardo pomeriggio del 20 mag '11 dedicata al lavoro del gruppo di studio medico-legale-clinico. Anche il giovane e promettente virgulto Dott. Marco ORRICO di Verona, sempre con il sorriso stampato in volto, la disponibilità fatta persona, è ormai ospite fisso: era stato della partita del “Risarcimento per le MACROLESIONI" curato per l'Editore Maggioli di Santarcangelo di Romagna (edizione dell'agosto 2010) dal Dott. Giovanni CANNAVO' e dal Avv. Michele LIGUORI. Pubblicazioni a josa, età indecifrabile (eppur sono 53) e boccoloni lunghi ormai ricondotti nell'alveo di una normale chioma fluente appena brizzolata, quest'ultimo è il principe del Foro di Napoli reduce dall'esemplare vittoria sancita dal paradigmatico verdetto scolpito da Cassazione Civile 3^ n°9140/2011 - Presidente Dott. Camillo FILADORO, Estensore Dott.ssa Adelaide AMENDOLA in tema di spatium deliberandi e normativa applicabile vecchio-nuovo sistema risarcitorio, con trascorsi sportivi di gran livello nella Partenope Basket. Dall'alto del suo 1,95 Michele costringe tutti a rischiare significative (oltre che irrisarcibili) sequele invalidanti per poterlo guardare negli occhi mentre esprime, in stile per l'appunto liguoriano, i suoi sempre profondi concetti. Ritorno al Prof. FRANZONI: “è probabile che, se vi sarà una generale riforma del danno biologico, più volte annunciata, la TABELLAZIONE verrà completata; in ogni caso l'impatto avuto ha già contribuito a standardizzare l'intero ambito del danno”. L'uscio rimane mezzo aperto: “quelle stesse TABELLE devono essere applicate non già automaticamente, bensì con APPREZZAMENTO anche delle condizioni PERSONALIZZANTI (cd. Condizioni SOGGETTIVE), sicché l'applicazione di un AUTOMATISMO TABELLARE del punto economico, corretto esclusivamente dal fattore ETA', può risultare lesiva del diritto all'integrale risarcimento del danno nel singolo caso concreto effettivamente subito dal danneggiato” – è la pagina 48 del testo collettaneo edito dal Sole 24Ore or ora menzionato. La notizia è che il volume termina con la TABELLA di valutazione medico-legale delle MENOMAZIONI 0-9%: l'Associazione Melchiorre Gioia vi riporta (pagina 515) le voci valutative previste dalla normativa in ambito rca integrate in base alle proposte con le quali intende colmare gli ambiti valutativi che non sono adeguatamente specificati nelle tabelle di legge. Iniziativa davvero lodevole. Ma allora, se in materia di MICROPERMANENTI tutto è chiaro, legislativamente sancito e pressoché tutto è contemplato, non è tutto inutile? Caro Direttore, allora se hai già sistemato lo spazio necessario sul Portale Studio Cataldi ad accogliere il mio resoconto sul congresso, se addirittura hai già pronta la pre-view con la magnifica fotina di corredo, beh quello spazio è inutile e la news abortita. Erra il Prof. Avv. Maurizio HAZAN (che ha presieduto la sessione mattutina del 20 mag '11 intitolata “Le micropermanenti in Italia: confronto sulla realtà attuale”) ad elogiare la mia rapidità mentre si auto-reputa (a torto, è ovvio! E' un fenomeno!) affetto da sindrome della pagina bianca. Il pezzo, caro Direttore, è annullato. Chiudo il file e mi divago allora a rispondere ad una mail carina che mi giunge da Beppe SEBASTE, uno degli scrittori (non giuridici) che preferisco. Ripenso ad un suo passo: “si sa che i luoghi non sono solo quello che vediamo e percepiamo con i sensi, ma anche quello che ci fanno immaginare, i VETTORI DEI NOSTRI SOGNI”. Seguo il suggerimento di Beppe Sebaste e mi godo Pisa tuffandomi nei vicoli della città vecchia. Ci vuole profondo rispetto per il luogo che ti ospita. Va studiato. Arrivo all'imbrunire del 19 mag '11 ed è una serata incantevole. Al congresso penserò domani, se davvero ci andrò. La tentazione di evasione è forte. Ed al diavolo il reportage! Commenterò una recente pronuncia della Consulta, la n°157, e tanti saluti dalla Torre Pendente. Mi perdo ad ammirare dal Lungarno la vista del dolcissimo profilo della Chiesa di Santa Maria della Spina, prezioso capolavoro dell'arte gotico pisana; deve il nome alla reliquia della corona di spine che martoriava il capo di Gesù crocifisso. In origine era collocata sulla riva del fiume, ma poi incessanti infiltrazioni fecero sì che nel 1870 la Chiesa venisse smontata pezzo a pezzo come si fa con i mattoncini LEGO e poi rimontata all'altezza del Lungarno. Supero Palazzo Medici (la Prefettura), il Museo Nazionale e decido di fermare le mie stanche membra alla pizzeria “Funicolì Funicolà” in ideale onore di Michele LIGUORI che incontrerò all'indomani. Ma andrò davvero o lo inviterò per una cena ad altissimo livello (il suo: ricordate la questione di diritto intertemporale sulla proponibilità della domanda tra vecchia e nuova normativa che proposte all'attenzione con articolati contributi scientifici? L'ha spuntata davvero in Cassazione!)? Da 'Funicolì Funiculà' (antipasteria piccina a prezzi onesti) salumi, insaccati e mozzarella di bufala tutto è fantasticamente bello alla vista; i panozzi al pane arabo incantevoli; tavolino sul Lungarno Mediceo mentre il sole tramonta sulla Toscana. Mi chiama anche un Amico medico ginecologo di Palermo che ha una rogna di responsabilità sanitaria; gli fisso appuntamento per lunedì, al mio rientro. Sono in estasi quando arrivo a notte fonda in Piazza dei Miracoli fiancheggiando in solitudine la zona militare interdetta e lasciandomi sulla sinistra l'Ospedale Santa Chiara. Pisa vive con magnifica semplicità l'inenarrabile bellezza dei suoi monumenti. Le vie del centro sono quasi all'oscuro (il Sindaco ha ricordato di pagare la bolletta all'Enel?) ma la città è accogliente per via dei ragazzi e degli studenti (circa ventimila) che la popolano. Due fratelli originari di Salerno che studiano medicina mi raccontano che amano gli animali e lavorano come pazzi per sostenersi agli studi: camerieri in albergo di giorno, le notti al fianco degli ammalati di notte. Mi attira il Museo delle Sinopie. Deriva il nome dalla Città di Sinope, in Asia Minore, da cui proveniva una sostanza rossa-ocra utilizzata per i bozzetti dell'affresco, i disegni preliminari. In penuria di carta i disegni venivano eseguiti direttamente sulla parete. Le SINOPIE hanno maggior valore degli affreschi sovrastanti talvolta eseguiti con il contributo di allievi e ragazzi di bottega, mentre era sempre e solo il grande Artista che disegnava le sinopie: arte pittorica impareggiabile. Mi sveglio alle sei all'Hotel Repubblica Marinara (quattro stelle meritate) - zona Cisanello (selezionato con cura su internet non solo perché era il meno caro ma perché mi garbavano i commenti degli ospiti; la singola non è la solita topaia di risulta ex stanza delle scope e dello straccio ed il personale è pieno di attenzioni) ed alle nove in punto sono sulla darsena al congresso con il dilemma del giorno prima: che cosa hanno in comune il top manager Dott. Alessandro SANTOLIQUIDO, uno da cui comprerei una vettura usata, tanto mi ha sempre ispirato fiducia a pelle quand'era a Genialloyd che ha creato, con l'Avv. Marco BONA del Foro di Torino in versione pasdaran ed ora con studio autonomo. Il suo ex-Capo Avv. Renato AMBROSIO, reduce dal processo Thyssen e sosia del giornalista Enrico DEAGLIO, che ha da spartire con il Dott. Vittorio VERDONE, ch'è il Direttore Auto dell'ANIA di Roma. Ed il Dott. Verdone che cosa c'azzecca con il leggendario Avv. Gianmarco CESARI del Foro di Roma (giuria nel consensus conference)? Nulla anche se so che si stimano reciprocamente. Tra l'altro, il Dott. Verdone è un tipo ideale per la parte del cattivo -la vita del resto non è un film?!- nel ricchissimo dibattito del secondo giorno di congresso moderato dal giornalista del Sole 24Ore Riccardo SABBATINI. Sabbatini a tratti viene soverchiato da una platea infiammata di passione che, ai suoi occhi di statistico-economista poco aduso alle nostre contese dialettiche (ce le cantiamo sul muso e poi, alla fine, stretta di mano sportiva e ci scambiamo idealmente le maglie), dev'essergli apparsa fin troppo coinvolta dalle intense tematiche. Ma furore equivale ad intensità di interesse. Immancabile il Dott. Damiano SPERA del Tribunale di Milano, il Papà delle nuove tabelle milanesi rapportate alle sentenze gemelle delle Sezioni Unite dell'11 nov '08 (una delle cause venne patrocinata proprio dall'Avv. Rodolfo BERTI del Foro di Ancona, che figura nel novero dei graditi relatori, moderatore HAZAN); quando il Dott. SPERA proclama che “il diritto alla salute non è un costo aziendale” viene giù la platea. E l'Avv. Giorgio GALLONE di Roma, altro fenomenale principe del foro autore di trent'anni di pubblicazioni le più svariate, freme mentre siede accanto al Dott. Fabio SATTLER di Allianz, aplomb triestino e contenuti di gran pregio al pari del collega di Gruppo Dott. Riccardo PORFIRI del giorno precedente (originale la trattazione sull'ultima frontiera della frammentazione del credito che rallenta i tempi risarcitori ed incrementa le contestazioni. Si parla di cessione del credito al carrozziere, al soccorso stradale, alla struttura di riabilitazione, e cessione del contratto. E la tostissima Dott.ssa Giovanna GIGLIOTTI del Gruppo UGF dimostra grande esperienza assicurativa e lancia strali puntuali pure dalla platea; sì, ma ha qualcosa in comune con il Dott. Bruno MARUSSO, Delegato ANEIS - Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale e di Gestione Sinistri? O con il Presidente di Gestione Sinistri di Belluno-Conegliano Nicola BARCHET che segue con compunta attenzione ogni passaggio del raduno? E c'entrava con costoro il Dott. Vittorio PASCOLI, preparatissimo Responsabile del Coordinamento RCA del Gruppo Generali, ove lavora da vent'anni, che compie una lucida disamina del timing degli elaborati peritali, dei controlli e delle verifiche a campione sui fiduciari di Compagnie, del target minimo da rispettare? Tra l'altro, il Dott. Pascoli mi rivolge un saluto con simpatia mentre sto aspettando il taxi, ma a sua volta che cosa c'entrava con la mitica, granitica, ardente Signora Pina MASTROJENI CASSANITI? Si tratta della Presidentessa della LIDU - Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo che si occupa dell'Osservatorio Vittime dei Sinistri: Pina viene da Messina e sta partendo per Roma ove deve presiedere il Direttivo. Ma allora perché si trattiene al congresso? Ha qualcosa da spartire con il poliedrico Prof. Avv. Giulio PONZANELLI, laureato a Pisa 35 anni fa? Ed il Prof. PONZANELLI, dopo aver ricordato la grande stagione della responsabilità civile apertasi con il caso Superga del Grande Torino e con l'uccisione del funambolo beat Gigi MERONI, pure granata, fronteggia da falco la colomba Dott. Giacomo TRAVAGLINO, Consigliere della Terza Sezione della Cassazione e padre di un mucchio di sentenze pregevolissime: un monumento di Magistrato in eterna e zampillante fibrillazione nell'eleganza perfetta del taglio d'abito. Si raggiunge il colpo di teatro quando, evocato sin dall'esordio del congresso come il convenuto di pietra da Maurizio HAZAN sulla disciplina settoriale per la rca sul danno biologico da lesioni di lievi entità, appare epifanico l'Avv. Alberto POLOTTI di ZUMAGLIA: si tratta del Giudice di Pace di Torino estensore della famosa ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale del 30 nov '09 per contrasto con gli Articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni Private, pubblicata con commento positivo dal Dott. Mimmo CHINDEMI su Responsabilità Civile e Previdenza n.920 del 2010 e criticata in modo asperrimo da Marco BONA a pag. 475 del suo “La responsabilità civile per i danni da circolazione di veicoli” edito da Ipsoa del 2010. E' andata a finire che la Consulta con la pronuncia di inammissibilità n°157 del 28 apr '11, Estensore Alfio FINOCCHIARO, ha assunto un atteggiamento vagamente elusivo in ordine alla macrotematica del danno MORALE e sul dilemma se vi sia spazio effettivo di manovra nell'Art. 139 CdA omnicomprensivo. Questa per la cronaca è la scarna e non soddisfacente motivazione della Corte: “nell'ordinanza di rimessione è da rilevare una insufficiente descrizione della fattispecie concreta che non consente un'adeguata valutazione dell'effettiva rilevanza della questione, dal momento che il remittente, nel lamentarsi del fatto che la norma impugnata non consente l'integrale risarcimento del danno non patrimoniale subito dal danneggiato, non indica l'età di quest'ultimo (art. 139, comma 1, lettera a), non spiega quale danno ha subito, non indica quale decreto ministeriale intenda applicare (art. 139, comma 5), non enuncia l'entità del risarcimento del danno che sarebbe liquidato facendo applicazione del d.m. rilevante, non chiarisce se tale importo sia aumentabile di un quinto (art. 139, comma 3), non enuncia le ragioni per cui tale somma non sarebbe sufficiente malgrado tale aumento, non esplicita, infine, quale somma sarebbe corretta per risarcire completamente il danno alla persona; che siffatte omissioni, impedendo, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, di verificare la rilevanza della questione proposta, in relazione alla peculiarità della fattispecie, rendono la questione stessa manifestamente inammissibile”. Un rigore forse eccessivo ed una risposta chiara mancata. Il secondo giorno di convegno si è aperto con un'ampia finestra sulla rca in Europa. L'illustrazione dell'Avv. Holger BACKU è stata formidabile: sa tutto di noi, parla l'italiano come una madre lingua e non capiamo cosa fare dell'auricolare che insieme al Prof. Franzoni ci siamo procurati al desk; l'Avv. BACKU espone ardite bipartizioni sul NESSO di causalità e sulla minore o maggiore severità dell'ONERE DELLA PROVA che mi mettono in seria difficoltà; il Professor FRANZONI si accorge della mia testa di pietra e mi sibila in tempo la soluzione prima che sia troppo tardi e tenti il suicidio per inettitudine neuronale. Si parla del sistema vigente in Francia con la Vice-Presidente della CEREDOC Melene Hugues-BEJUI e con Jean Pierre TELLOLI dell'Istituto per il Diritto Europeo della Circolazione; si tratta a man bassa di PREESISTENZE, di notevoli manifestazione artrosiche degenerative prima dell'incidente, della soglia minima di sollecitazione del rachide cervicale e dell'uso a profusione che in Germania fanno della perizia cinematica ricostruttiva quale indicatore del ‘cambio di velocità'. Perché il pur indaffaratissimo Dott. Alessandro SANTOLIQUIDO, Direttore Generale di SARA Assicurazioni, rimane due giorni sempre incollato alla poltrona dell'Hotel My One Galilei? Attentissimo a tutto quanto si dibatte e discute, si preoccupa per il dati allarmanti che giungono da Avellino che cresce in sinistrosità al ritmo del 27%, denuncia che tra un po' il sistema potrebbe scoppiare; il Dott. Santoliquido sarà sul palco dei relatori soltanto nella parte terminale del convegno, eppure non s'è mai perso una battuta, non si attarda al telefonino e se digita sull'I-Pad (se lo tiene sempre stretto perché gli piace un sacco) è per cercare la pagine da sfogliare per un surplus di documentazione. Dice che il problema non è soltanto la FRODE assicurativa, ma anche l'INGIGANTIMENTO del danno con le macchine che viaggiano tutte piene mentre se uno va in giro vede auto tutte col solo conducente. La descrizione del Dott. Santoliquido non fa una piega: uno va dal medico e riferisce che gli fa tanto male il collo, è bene addestrato ed il medico si limita a registrare che a quel tale sì, in effetti, fa male il collo! Mi domando esterrefatto perché non sia a passeggio per la stupenda Pisa con la sua dolce metà, pure attentissima al dibattito, per giovarsi di un po' di relax prima che qualche grana lo investa in Sara già da lunedì? Perché siamo tutti tappati nel Cinque Stelle (Beppe Grillo non c'entra) lungo l'Aurelia, quasi calamitati? Dubito su quali attinenze abbia con la mia vita la meniscectomia se non qualche ricorda dei tempi di recupero di Roby BAGGIO e Franz BARESI, eppure sto ascoltando le differenze tra i vari menischi che sono diversi. Sono insolitamente avvinto dalla descrizione e valutazione del ginocchio varo e dal ginocchio valgo. Lancio uno sguardo alla platea: Filippo GALTIERI dello Studio CIS di Saronno è stracarico di libri acquistati al banchetto della Maggioli; scorgo il Dott. Pierfranco GABASIO dell'Ufficio Sinistri di Zurich che segue ogni sessione anche se stavolta non figura tra i relatori. Bella e sincera la relazione che tenne in tema di responsabilità sanitaria al Dipartimento di Medicina Legale 'Mangiagalli' dell'Università di Milano. Giovanni CANNAVO' mi dedica un abbraccio con insolito calore mentre sto per ripartire per le Marche, con partecipazione, con semplicità: deve aver capito che ho capito. Ho ora in mano il suo segreto della Coca-Cola, ho la sua formula magica. Proprio questo medico-legale che vanta un'esperienza ormai vastissima, in campo italiano ed europeo, che tanti anni fa si rese fondatore dell'Associazione ‘MELCHIORRE GIOIA' che presiede, se la ride sotto i baffi che non ha: è come il regista che convoca gli attori più qualificati e poi si gode la proiezione del suo stesso film; è Mourinho che schiera la squadra perfetta nel catino del Santiago Bernabeu di Madrid il 22 mag '10 e la Champions torna magicamente a Milano dopo quarant'anni di terme a Chianciano per il fegato; è lui lo splendido artefice dell'ARMONIA DEGLI OPPOSTI di vent'anni di congressi. E' lui il momento di SINTESI di tante eterogeneità. Ha ragione il Dott. Marco ROSSETTI quando sostiene che le idee vanno “messe in campo, non tetragone e blindate, si fronteggiano”, le idee si incontrano e di scontrano e poi stimolano le riflessioni sul fenomeno oggetto di studio. Ho fatto bene a non andare a zonzo per Pisa. Eppoi, l'acqua non è classe e non avrei mai potuto dribblare l'arcigno e funambolico Dott. Rossetti. Chi vuol saperne di più sulle iniziative e sulle attività culturali dell'Associazione Medico Giuridica, che ha sede in Via Alamanni, 30, a Ghezzano (Pisa), può indirizzarsi al sito www.melchiorregioia.it ove è scaricabile anche la rivista TAGETE. Fondata dal Dott. Giovanni Cannavò nel 1995, si rivolge al mondo medico, odontoiatrico, giuridico ed assicurativo come punto di riferimento e di confronto delle diverse esperienze per le professionalità che operano nel settore della valutazione e risarcimento del danno alla persona. |
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