Data: 26/05/2011 10:30:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
POSTA e RISPOSTA n°62 dà il benvenuto al lettore-notaio che ieri notte, h.23:01, ha scritto a Studio Cataldi la propria opinione sulla proposta che lanciammo tempo fa di abolire la figura del notaio: a Te la parola, caro Notar Dott. Filippo MORELLO: "Sono un notaio, permettetemi di esprimere un desiderio. Vorrei essere abolito. Vantaggi: farei le stesse cose di adesso perché penso di saperle fare e di dare un servizio con competenze specifiche ma non avrei più gli oneri si fare l'esattore per conto dello Stato, non avrei più obbligo di tenere in deposito atti originali, non avrei più l'ispezione biennale dalla quale spesso scaturiscono sanzioni, potrei lasciare il mio studio in eredità ai miei figli, diversificherei i servizi offerti facendo un pò il contrattualista, un pò il mediatore e perché no prendendomi anche una provvigione dalle banche a cui porterei i clienti per finanziare i mutui, non sarei più responsabile di imposta con l'agenzia delle entrate, in sostanza lavorerei meno della metà e credo che guadagnerei se non il doppio quasi" - In effetti, ogni mestiere ed ogni professione va vista anche dal versante di chi la svolge; ha i suoi pro e contro; il motto parla di una vita da Papa, ma penso che il Papa faccia una vita molto dura e così il Presidente Napolitano. Penso che le cose, però, non stiano come riferisce il nostro visitatore, che comunque ringrazio molto per il graditissimo contributo. La mia opinione, caro Filippo, è che senza la privativa non potresti fare, e con la stessa mole ed intensità, quanto fai oggi e guadagneresti un ventesimo. E mi tengo alto perché presumo che Tu guadagni quel che solitamente guadagna un notaio medio. E della presenza di Tuoi Colleghi con certificati penali da far paura dici ai lettori di Studio Cataldi? Lo sai quanti sono gli avvocati a Roma o a Milano? Tanti quanti neppure tutta la Francia ne vanta. Ma non si può certo affermare che manchi la libera concorrenza, come talora mi capita di ascoltare. A me il Tuo lavoro non piace e, quindi, non lo farei mai e non si può sospettare che parli per invidia, ma ciò non toglie che entro con regolarità negli studi notarili (e ne ho difesi molti!) e penso che sia impossibile ogni paragone con qualunque altra professione giuridica. Al di fuori del mondo del diritto mi viene in mente il farmacista, ma è diverso. Superare il concorso di notaio è meglio che vincere il biglietto supermilionario della lotteria.
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