Data: 05/06/2011 10:30:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
La puntata di POSTA e RISPOSTA n°65 è interamente dedicata ad un pregevole intervento della Dott.ssa DANIELA VARIO TEDDE, giuntoci dalla Provincia di Carbonia-Iglesias il 4 giu '11 h.16:38; a lei la parola: "Ah, eccomi qui chiamata in causa... Farmacista titolare, un paesino dell Sardegna, con due farmacie, un' erboristeria ed una profumeria. Lavoro come una forsennata, ho alcuni colleghi dipendenti, trattati da colleghi, non con il minimo sindacale, anche con rimborso chilometrico per il viaggio - mi trovo a lottare contro uno Stato sempre più rapace, che non si è fatto scrupolo di mettermi le mani in tasca pro-terremotati Abruzzo: nel 2010 circa 12.000 € alla fonte più la falcidie dello scorso 15 aprile, con un 40% del valore di magazzino dimezzato in una notte, sempre per manovre di risparmio... Non si guarda al buco spaventoso di miliardi di euro che si è aperto nelle ASL - appartiene ad un'altra gestione di spesa - con la distribuzione diretta ai malati, con gare di appalto al miglior offerente e magari qualche villetta al mare al funzionario. I malati che devono fare lo slalom per recuperare i farmaci, non nella farmacia sotto casa, no, ma nelle poche ore nelle quali trovano il farmacista ospedaliero a disposizione. A mala pena riesco a far quadrare il cerchio, dopo aver lavorato 12 - 13 ore al giorno, sabato sera e domenica compresi, il 2 giugno ho lavorato a serranda chiusa, fino alle due e nel pomeriggio sono tornata e fino alle 22! Tutto questo nel livore dei colleghi ospedalieri, che credono che i titolari di farmacia siano dei ricconi, come in realtà credono molti italiani, l'unico vantaggio è quello di poter trasferire la nostra piccola azienda in famiglia - sempre che il figlio abbia i requisiti previsti dalla legge. Bene, una volta diventato farmacista il figlio deve pensare alla propria vecchiaia, la pensione di un farmacista titolare a 65 anni ammonta a ben 500 €, forse meno. I colleghi ospedalieri oggi sono equiparati a tutti gli effetti a dirigenti medici, con pensioni e stipendi di tutto riguardo, oltre i 4.000 € ! Penso che di questo passo finiremo per vendere scope e strofinaccci, ormai non c'è più alcuna dignità nel nostro mestiere, eppur nobile e difficile, alcuni colleghi di posti più grandi stanno trasformando la farmacia in supermercato, dimenticando la nostra professione, sempre per quadrare il cerchio. Anche io sono disgustata, e a fine mese mi ritrovo con pochi spiccioli, anche se con l'affetto di tutti i miei concittadini. C'è qualcosa che non va, c'è troppo che non va ... uno Stato che fagocita tutto e non dà i servizi e quanto i cittadini pagano profumatamente. A cominciare dal Giustizia; ma questa è un'altra storia. cordialmente Dott. Daniela Vario - Tedde" - Una sola parola: grazie! Hai spiegato, cara Daniela, in modo icastico come si svolge attualmente il Tuo lavoro. Continua a seguire Studio Cataldi! Saluta tutti i Tuoi aficionados di Domusnovas; mi sa che sei un Personaggio!
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