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Data: 28/06/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani POSTA e RISPOSTA n°81 sarebbe dedicato al lettore affezionato LUCA MARIA CINI, che già è intervenuto di recente. Ho utilizzato il condizionale perché chi ha già avuto in sorte dalla vita la rarissima fortuna di abitare a PITIGLIANO, non può avere nessun altra pretesa per il semplice fatto ch'è uno dei posti più belli del mondo. Questo meraviglioso Comune in Provincia di Grosseto si estende nella parte occidentale dell'Area del Tufo. Confina a nord con il comune di SORANO, un altro capolavoro insieme alla dormiente SOVANA. Incredibili speroni di TUFO, assolutamente a strapiombo, caratterizzano la rupe di Pitigliano, circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo ed abitate sin dall'antichità, fors'anche dall'uomo primitivo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio. Pertanto, caro Luca, non puoi vantare nessun diritto ulteriore. Studio Cataldi, giusto per dovere di cronaca, riporta la lettera che hai scritto; a mio sommesso ma fermo avviso l'unico quid 'risarcitorio' che potresti richiedere è il non aver potuto godere del fascino incommensurabile della Tua Pitigliano per il periodo di tempo in cui sei stato fuori. A Te la parola, Luca: "Gentili signori, allego quanto ho scritto la scorsa settimana al Ministero della Giustizia, che, ovviamente, si è ben guardato dal rispondere, con buona pace dello slogan 'Percorsi chiari e precisi: un tuo diritto' che troneggia sulla home page del sito internet. Nel dicembre 2008 ho presentato al G. di P. di Roma un ricorso avverso una contravvenzione al Codice della Strada. Il 31 marzo 2010 ho ricevuto la notifica della prima udienza, prevista per il 14 giugno successivo ed assegnata ad un Giudice che è andato in pensione il 5 aprile. Ovviamente l'udienza non ha avuto luogo per mancanza del Giudice, cosicché io ho percorso invano 150 + 150 Km. per essere puntuale in Via Teulada. DOMANDA: se il G. di P. coordinatore di Roma, o chi per lui, sapeva che il dottor Enrico Bonanni (questo il Giudice che ha cessato il servizio) se ne sarebbe andato il 5 aprile, perché il 31 marzo lo ha designato a trattare la mia (e, presumo, altre) cause? Io avevo eletto domicilio a Roma; perché nessuno mi ha avvertito? Chi mi risarcisce le spese di viaggio e la giornata persa? Gradirei che il Ministro, o qualcuno del suo staff, che immagino numeroso e preparato, mi desse una esauriente risposta. Grazie per l'ospitalità, Luca Maria Cini, Pitigliano". Te l'ho già scritto, Luca, ringrazia il cielo di essere a Pitigliano e più non dimandare e più non recriminare. Ah, le Cancellerie dei Giudici di Pace non sono solite comunicare e/o notificare quanto lamenti e neppure tenute: parlo seriamente, non perché sei a Pitigliano. Il settore è in sofferenza per progressiva diminuzione degli organici. Tu hai dovuto subire dei disagi, ma ciò purtroppo avviene quotidianamente. L'assegnazione è avvenuta con la casualità del turn over imposto dal programma informatico. E' probabile che il giorno dell'udienza il povero Coordinatore non sapesse ...a chi dare il resto e non ha potuto riassegnare il fascicolo di Tuo interesse ad altro Istruttore e Giudicante. Ti chiarirà direttamente lui, se legge Studio Cataldi, l'accaduto; il Ministro della Giustizia, ruolo per giunta vacante, non c'entra proprio. Capisco che hai fatto un viaggio a vuoto, ma sapessi quanti ne facciamo noi avvocati. Non mi farei il sangue amaro per queste piccinerie, evitabili da parte degli Uffici, ma che purtroppo dobbiamo sopportare con pazienza quelle volte, rare, in cui siamo ricorrenti. Altri sono i problemi da risolvere nel settore - Giustizia. Però, come vedi, Ti abbiamo consentito di sfogarTi: quanno ce vo' ce vo'! |
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