Data: 04/07/2011 09:00:00 - Autore: N.R.
Il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, Commentando i dati diffusi dall'Istat che mettono in evidenza l'incremento del fenomeno della disoccupazione, ha dichiarato che siamo di fronte ad una �pericolosissima recessione occupazionale che senza interventi concreti potrebbe trasformarsi in peggio�. Il dirigente sindacale sottolinea che in Italia �anche solo considerando una quota parte degli scoraggiati aumenta il tasso di disoccupazione a ben oltre la media europea� Anche l'aumento dell'occupazione rispetto al primo trimestre dello scorso anno �pur positiva deve fare riflettere: con questo trend ci vorranno ancora anni per recuperare il divario con il 2008, basta confrontare i dati: gli occupati nel secondo trimestre del 2008 (cio� prima della crisi) erano 23.581.000, ne mancano ancora circa 600mila�. C'� inoltre da considerare che il nuovo lavoro che si produce in gran parte precario o a part-time involontario �e questo conferma le difficolt� della produzione, la sua scarsa qualit� e una quantit� oraria di lavoro che non cresce�. In discesa anche la tutela dei diritti delle persone con un proliferare di lavoro precario, insicuro, mal pagato e senza prospettive previdenziali. Occorrono secondo Fammoni �politiche industriali e di sviluppo, pi� tutele, riforma fiscale a favore del lavoro dipendente e dei pensionati�.
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