Data: 12/09/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
POSTA e RISPOSTA n�110 ospita la lettera di Maria che non si chiama Maria ma io la chiamer� cos�, memore di quel che sosteneva Jorge Amado, perch� colei che mi ha scritto alle h.18:09 del 9 set '11 non vuol comparire, giustamente, con le proprie generalit�: "Devo dare ragione al signore che scrive delle condizioni inumane che regnano nelle nostre carceri, ma non da ora, gi� 24 anni fa per esperienza personale posso garantire che le carceri erano ultrapiene, anche senza la scusa degli extracomunitari, a Roma, REBIBBIA femminile, nei camerotti, le detenute stavano in 5 o 6, e nel carcere di Buoncammino a Cagliari, in 5 dentro una mezza caverna buia, .... il ricordo ancora mi mette i brividi, per 6 mesi in carcere senza sapere il perch�, e per 5 mesi ai domiciliari, una grande tortura, sapere che hai una porta che puoi aprire, ma se lo fai torni all'inferno.... dio ci scampi e liberi da certi 'GOVERNI DEMOCRATICI'......non mettete il mio nome grazie". - Grazie pseudo-Maria per il coraggio che hai avuto di rivangare i tuoi ricordi ricacciati in chiss� quale ...caverna della Tua memoria. La Tua lettera � icastica, rappresenta la realt� e mi � apparso quell'antro buio del Carcere di Buoncammino che hai cos� incisivamente descritto. Rimani in contatto con Studio Cataldi, riscrivici altre volte, se vuoi e puoi.
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