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Data: 24/09/2011 10:00:00 - Autore: Nadia F. Poli “Continuano a rincorrersi le indiscrezioni su una nuova manovra del Governo. Il Ministro Sacconi fa appello alle parti sociali per un avviso comune sulle pensioni. Non ha alcuna credibilità un Ministro che ha fatto della divisione tra le parti sociali e dell'attacco alla loro autonomia la ragione della sua esistenza. E poi è ora di smetterla di mettere le mani sulle pensioni”. Queste le parole di Vera Lamonica, Segretaria Confederale della CGIL con delega ai problemi del Welfare. Mentre fonti diverse annunciano la possibilità di ulteriori interventi da parte del Governo su anzianità ed età pensionabile, per la Confederazione "il problema non è la sostenibilità finanziaria, ma la sostenibilità sociale della previdenza pubblica". La dirigente sindacale rivolge la propria accusa al Governo, "incapace di proporre ricette per uscire dalla crisi e non trova di meglio da fare che mettere le mani nelle tasche dei pensionati e dei lavoratori. Lo ha fatto – continua Lamonica - con un progressivo e continuo inasprimento fiscale ai danni del lavoro, lo ha fatto con le misure presenti nella manovra già varata e vuole farlo ulteriormente con non precisati nuovi interventi sull'anzianità e l'età pensionabile”. Per la CGIL un nuovo intervento sulle pensioni sarebbe in ogni caso inaccettabile in quanto, allo stato attuale, la situazione risulta già al limite della tollerabilità. Le norme varate dal Parlamento hanno "già peggiorato pesantemente la situazione di tutti, sia dal punto di vista dei rendimenti, sia dal punto di vista del rapporto tra vita lavorativa e pensione". Anche il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli risponde al ministro del Lavoro, affermando che "non ha senso su una materia come le pensioni fare avvisi comuni. Qualsiasi riforma passa attraverso un confronto concertativo leale e concreto tra governo e parti sociali". Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, "le pensioni sono troppo basse, e lo saranno soprattutto per i giovani: se questo è il tema siamo disposti a parlarne". |
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