Data: 01/10/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
POSTA e RISPOSTA n°128 è dedicata a PESCIUS che alle h.8:17 del 27 set '11 mi manda un interessante ed articolato messaggio che vorrei condividere con Voi: "Salve. Vorrei brevemente commentare quanto scritto dal lettore contro la caccia al Lupo. Sono pienamente d'accordo con quanto detto sulla politica e su nostri politici!!! Quanto detto invece in difesa del lupo non è da me condiviso. Vivo in un paesino in provincia di Torino di circa 500 abitanti ed a ridosso delle montagne che ci dividono dalla Francia. Come molti sanno, in tale paese, la caccia al lupo è già stata approvata da parecchi anni. Il problema è che, come si può immaginare, l'animale sconfina in Italia e precisamente vicino ai nostri paesi. Anch'io sono affascinato da questo bellissimo animale, ma bisogna considerare che, in questi ultimi anni, la popolazione è in elevata crescita con evidente calo di altri animali selvatici (camosci, mufloni, caprioli, cinghiali ecc...) e non. Ormai nel periodo invernale si possono tranquillamente vedere i lupi a 'passeggio' nelle strade urbane, vicino alle case o addirittura incontrarli durante un'escursione. Non sono una persona che urla al lupo al lupo, ma vorrei solamente chiedere a quelle persone che scrivono in difesa di questo carnivoro: come vi comportereste se, durante una tranquilla passeggiata in montagna con la vostra famiglia, vi incontraste con un branco di lupi affamati? E' un esempio stupido, ma bisogna considerare che già nel 1700 nelle nostre campagne torinesi, come da documento storico su Villafranca Piemonte, durante i periodi invernali, venivano portate carcasse avvelenate di mucche morte al fine di ridurre la popolazione dei lupi e ridurre gli attacchi all'uomo. Niente di personale, ma prima di difendere qualcuno, bisogna sempre sapere se effettivamente merita la nostra difesa." - Ringrazio molto il nostro lettore PESCIUS per aver posto il problema da un'angolazione diversa dalla mia di cui alla puntata di P&R n°123 del 26 set '11. Alle h.17:13 del medesimo 27 set '11 mi giunge il commento di REDFLOYD che così si esprime: "E sì che c'è da vergognarsi. L'ambiente non abita in questo baccante stato. Che il POVERELLO D'ASSISI ci dia un'aiuto". - Grazie anche a REDFLOYD per il commento. LUCIO PARODI mi riscrive alle h.21:48 del 27 set '11: "La Convenzione di Berna e la Direttiva Habitat regolano la materia, parlare di caccia al lupo è una sua estrema interpretazione". Per me se non è zuppa è pan bagnato, caro Lucio, ma Ti ringrazio sempre per l'attenzione con cui segui Studio Cataldi. Ho detto la mia con l'articolo pubblicato il 17 ago '11. Il nostro mirabolante sistema automatico dovrebbe riportare qui in calce tale mio pezzullo per chi avesse la benevolenza e la pazienza di esaminarlo. Lascio ora la parola alla giuria popolare dei visitatori di Studio Cataldi per un responso definitivo sulla CACCIA AL LUPO. Per me è una pratica barbarica, con tutto il rispetto per i Barbari.
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