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Data: 10/10/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani La puntata n°138 della rubrica POSTA e RISPOSTA è dedicata a ROSARIA ROBERTA BUSCIA, Presidente di Vigile Amico. Le lascio illico et immediate la parola con l'avvertenza che il ricco intervento, giuntomi alle h.23:52 dell'8 ott '11, replica al Vigile Alex MONDIN della puntata del 6 ott '11: "Carissimi, non faccio naturalmente attendere la risposta, quanto meno per il rispetto che ho per questa opportunità che mi date. Ho l'impressione che stiamo “spaccando il capello in 4” ed è un poco come perdere di vista il punto. Di quella “piccola parte che” non è come voglio far apparire, quale piccolissima parte va al fondo pensionistico della PL? In quale Comune accade? Forse una parte va al raggiungimento dell'obbiettivo?! Ma ritorniamo al punto: l'obbiettivo di chi? Delle casse comunali?! Gentilissimo avvocato Storani, non voglio sprecare il vostro spazio web né tediare i lettori, credo però indispensabile riportare la discussione su di un piano assolutamente prioritario, quello della sicurezza stradale o meglio quello della sinistrosità. Dietro questa parola un poco ostica e fredda si nascondono dolore e affetti spezzati, il tutto molto spesso senza preavviso. So che tutti hanno capito di cosa parlo. Amo la mia professione anche se non mi risparmia di conoscere il dolore, il dolore di chi perde chi ama e allora, scusatemi se ricordo a tutti che dobbiamo fare ognuno la nostra parte in questa società, farla onestamente, dicendo a chi amiamo di allacciare il casco, pretendendo che rispetti i limiti di velocità a prescindere dall'autovelox, trasportando i nostri piccoli nel modo corretto in auto e sulla moto anche se arriveremo in ritardo al lavoro. Per non pentirci mai. Per non soffrire mai. Insieme a molti colleghi e a tanti cittadini dedichiamo il nostro tempo libero ad educare alla sicurezza stradale attraverso l'informazione, attraverso il rispetto delle norme che poi non sono altro che il rispetto per una civile convivenza, nelle scuole, per le strade, su internet. Ognuno apporta quello che può. In questa forma di volontariato che qualcuno, scettico, potrebbe vedere come utopistica ho purtroppo avuto anche questa esperienza: Una mamma che ha perso suo figlio diciottenne in un incidente in moto era desiderosa di realizzare un progetto di sicurezza stradale, preparato il progetto, assolutamente pratico e diretto, “senza ritorni di immagine”, non trovavamo il denaro per poterlo attuare e così questa mamma, che aveva deciso di investire il suo dolore in sicurezza stradale, ha scoperto l'art. 208 comma 2 del Codice della Strada. Io l'ho lasciata fare. Ha così iniziato una ricerca nei Comuni italiani al fine di vedere chi destinava i proventi sanzionatori alla sicurezza stradale ivi compreso il Comune dove vive. Non credo di dovervi dire che amara scoperta ha fatto come credo che intuirete che il progetto non fu mai realizzato (e dire che mancavano solo pochi spicci …). Non mi dilungo sulla necessità della sanzione, sul bisogno della certezza della pena perché chi sta leggendo me lo può insegnare. Scusate la mia passione, sarà forse questa che non mi permette di far infangare gratuitamente ed indistintamente gli appartenenti alla P.L. Sarà per questo che sono convinta che è meglio essere alleati che su fronti contrapposti a causa di un “autovelox della discordia”. Un abbraccio fraterno al mio puntiglioso collega-notificatore Alex e complimenti a tutti coloro che hanno postato i commenti indirizzati alla sicurezza stradale. Siamo in tanti ma non siamo mai troppi. Avvocato, scusi se mi sono dilungata ma non mi riesce di limitarmi quando l'argomento è la sicurezza stradale e l'immagine di chi ne è il naturale garante quindi, se lo ritiene opportuno, tagli pure. Grazie Rosaria Roberta Buscia www.vigileamico.it". - Come hai potuto rilevare, carissima Rosaria (ed anche Roberta, suvvia!), non soltanto non Ti ho tagliato (non l'ho mai fatto in questi anni con nessuno), ma ho cominciato a realizzare, scorrendo le Tue espressioni, ad un tempo lucide ed intrise di passione, che progredire è possibile. Concretamente. |
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