Data: 11/10/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
POSTA e RISPOSTA n°139 dà il benvenuto allo studente di giurisprudenza OSCAR FANTON che, avuto riguardo alla puntata n.125 del 29 set '11 (quella che conteneva l'opinione di ANGELO TARTAGLIONE), ci scrive quanto segue alle h.12:39 di ieri, 10 ott '11; a Te la parola, caro Oscar: "Buongiorno, mi chiamo Oscar Fanton e sono anch'io uno studente di giurisprudenza. Da qualche anno ricevo le e-mail dello studio Cataldi, un buon modo per rimanere aggiornati sulle questioni del diritto e la sua evoluzione nel nostro territorio nazionale. Un servizio comodo che potrebbe e a mio parere, dovrebbe essere sfruttato meglio per lo meno all'interno del mondo universitario. Il mio intervento riguarda quella che dovrebbe essere la nuova tipologia di reato chiamata 'omicidio stradale': premetto che sono d'accordo con quanto riportato nell'articolo "Omicidio Stradale: opinioni contrarie dei lettori Bernardo ed Angelo ... " quando si afferma che la soluzione giusta è la prevenzione e non la repressione, tuttavia vorrei porre l'accento su una questione che andrebbe risolta prima di intraprendere l'iter legislativo volto all'inserimento di una nuova figura di reato tra i delitti del nostro codice penale. Vengo subito al punto: è conveniente aggiungere l'ennesima pezza al "vestito d'Arlecchino" che è ormai diventato il nostro Codice Penale (Codice Rocco, del 1930) o non sarebbe più auspicabile riformare l'intero corpus di leggi penali vigenti nel nostro paese tentando così di cogliere l'evoluzione del diritto in ambito penale e poter quindi creare pure un sistema di pene che tende alla rieducazione del condannato? In questo modo credo, si potrebbe cercare una soluzione anche a problemi riguardanti altri settori inerenti l'ambito penalistico come al sovraffollamento delle carceri (si potrebbe attuare un sistema per esempio non incentrato sulla pena detentiva ma su pene "formative": per fare un esempio inerente al caso di "omicidio stradale" il condannato a seguito di un simile comportamento potrebbe essere inserito in un progetto di recupero durante il quale venga chiamato a collaborare con chi svolge l'attività di soccorso in caso di sinistri e partecipare a corsi di educazione stradale ed ascoltare testimonianze di persone che hanno subito perdite a seguito di sinistri ...per toccare con mano le conseguenze che ha provocato il suo gesto. Questo ritengo sia un modo corretto per tendere alla rieducazione del reo ed al suo reinserimento nella società civile, perchè sono profondamente convinto del fatto che la pena detentiva non sia la soluzione, basti pensare a quanti, usciti dal carcere, delinquono nuovamente o per necessità o per vizio. Inserire una nuova figura di reato è pertanto sbagliato e quindi seguo l'opinione del signor Bernardo Lacara, sostenere però che la causa di tali eventi è la spregiudicata ed esagerata esaltazione di campioni sportivi non è corretto in quanto c'è anche chi, quando si mette alla guida di un'automobile, sa di dover comportarsi in maniera diligente perchè il pericolo, l'imprevisto, può essere ad ogni metro percorso. Quando ci si trova di fronte ad accadimenti di questo tipo, la causa non è mai una sola, ma vi è sempre un concorso di cause ... altro è invece parlare di responsabilità. Grazie e mi scusino fin da ora tutti quelli che riterranno offensive o sbagliate le mie parole, non è mia intenzione far la "lezione" a nessuno ma esprimere la mia opinione, per quanto piccola essa possa mai essere. Oscar Fanton". Grazie mille, caro Oscar, per la Tua bellissima lettera. Vorrei esternarTi che, per quanto io sia da sempre un fautore dell'introduzione della figura dell'omicidio stradale, mi ha colpito assai il Tuo pregevole intervento, di cui sono ...sì voglio dirTelo senza pudore, ORGOGLIOSO: ho piantato tutto. Dovevo scrivere per conferire un incarico ad un medico-legale, preparare delle udienze per domattina, cominciare un contributo per un editore perché da troppi giorni sono impegnatissimo nelle cause e mi manca la vitalità della scrittura, il rapporto vivo con chi, come Te, apprezza il nostro lavoro. Questa è la miglior linfa di cui si possa alimentare chi dà un contributo (anche minuscolo come me) al Portale giuridico di cui il nostro Direttore è animatore, protagonista ad un tempo straordinariamente incisivo e sobrio. Ti faccio i migliori auguri per un futuro professionale ed umano che possa avvicinarsi il più possibile alle Tue aspettative, forensi o non forensi. Angelo Tartaglione ed Oscar Fanton, due tra i tantissimi studenti che utilizzano le risorse che dà Studio Cataldi.
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