Data: 10/12/2011 10:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
POSTA e RISPOSTA n�165 ospita il contributo di ROSARIA MIRRIONE che alle h.18:23 dell'8 dic '11 tiene ad intervenire sulla vicenda di Lucio MAGRI: "Francamente dissento totalmente. Per restare nell'ambito giuridico non mi risulta che il nostro ordinamento giuridico penale preveda il suicidio come reato e, tanto meno, le relative modalit�. Resta la posizione dei partecipanti ugualmente non punibili per non essere punibile il suicidio. Magri ha spinto lui il bottone, i partecipanti hanno preparato ma non eseguito. Quindi non omicidio del consenziente. In ogni caso sono svizzeri ed il fatto � accaduti in Svizzera e quindi rispondono al e secondo il loro ordinamento penale. In termini non giuridici ma etici: il bene della vita nel contesto terreno a chi appartiene? non � essa l'unico intimo e proprio bene dell'essere vivente? � lecito imporre le propria etica a chi non la condivide quando non vi � danno per i terzi e per la societ�? Per lunghi secoli il suicidio etico o esistenziale non � stato considerato spregevole. Anzi. Ci� che � lecito o meno in un contesto morale - giuridico � il prodotto dell'etica di quella societ�. Cosa sar� lecito o meno fra 1000/2000 anni? Le personali convinzioni religiose non devono e non possono interferire. Perch� i cattolici sono cos� ringhiosi per tutto ci� che non comprendono massime per l'autodeterminazione dell'individuo? Certamente per loro chi si autodetermina in base alla morale e non in base ai precetti religiosi commette peccato di orgoglio. Ebbene questi se la vedr� poi, con chi di dovere e forse incontrer� la piet� di Cristo o forse niente. Perch� sempre giudicare e condannare, condannare e giudicare il diverso e non rispettare, esercitare l'antica pietas o il cristiano perdono? Rosaria Mirrione". Ringrazio molto la lettrice per l'intervento ed invito tutti a pronunciarsi utilizzando il pratico form qui in calce.
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