Data: 24/12/2011 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
La puntata di POSTA e RISPOSTA n°183 è dedicata al contributo di GABRIELLO VIGLIOTTI, giuntomi alle h.10:52 del 13 dic '11. Leggiamo la bella lettera di Gabriello, di cui non condivido vari punti, ma che apprezzo e rispetto: "L'uomo contemporaneo ha perso il senso profondo del valore della vita, anche nella sofferenza cè un senso che va oltre. I nostri padri costituenti hanno saputo "blindare" l'essenza del valore vita come valore che va oltre l'individuo, tanto da far dare rilevanza penale all'omicidio del consenziente. Con tutto il rispetto per Magri, ci sono milioni di individui che ogni giorno nel mondo vivono un'esistenza indegna di essere vissuta secondo i parametri del mondo civilizzato, non per questo assistiamo a suicidi di massa ... La vera felicità è perseverare nella ricerca dell'armonia tra spirito e corpo, al di là della propria contingente condizione individuale. Il libero arbitrio in qualsiasi società che si proclami "civile" deve essere fermato davanti al valore superiore della vita. Il testamento biologico è una falsa illusione di libertà ed al Sig. Englaro dico che recentissimi studi clinici hanno dimostrato che anche nei pazienti in coma irreversibile, quando si comunica con loro, si attivano le aree del cervello deputate all'espressione del pensiero sul consenso ed il dissenso, con buona pace di presunte volontà espresse in tempi remoti, altro che testamento biologico. Il diritto naturale esiste... (vedi processo di Norimberga) sarà in caso che continuiamo ad applicarlo per evitare di far diventare l'uomo onnipotente a discapito di se stesso. Gabriello Vigliotti (Pescara)". Caro Gabriello, si tratta di tematiche talmente delicate e complesse che mi tengo le mie opinioni.
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