Data: 20/01/2012 09:00:00 - Autore: A.V.
Attraverso un comunicato stampa Federconsumatori ha messo in evidenza con un certo grado di preoccupazione i dati sull'inflazione del 2011 forniti dal rapporto Istat, il quale ha registrato un livello medio annuo del 2,8%. Il dilemma principale risiederebbe nel fatto che l'aumento dei prezzi dei prodotti riguarderebbe in prima battuta quelli appartenenti al cosiddetto �carrello della spesa�, ovvero quelli di largo consumo, aumentati mediamente del 3,5%: l'incremento registrato nel solo settore alimentare sarebbe infatti di 175 euro rispetto alla spesa media annua indicata dall'Istat, per un totale di 1032 euro a famiglia se si prende in considerazione la spesa complessiva. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti rispettivamente di Federconsumatori e Adusbef, ritengono inconcepibile una crescita cos� continua dei prezzi nonostante la caduta dei consumi registrata negli ultimi anni, e sostengono che essa sia causata prevalentemente da una speculazione senza limiti. Nel comunicato stampa Federconsumatori invita il Governo a predisporre un blocco di prezzi e tariffe e ad avviare controlli a tappeto su tutto il territorio per scoraggiare le speculazioni: continuando di questo passo il 2012 potrebbe infatti andare a peggiorare ulteriormente la situazione economica, considerando che l'aumento previsto per l'anno in corso sarebbe gi� di pi� di 2,103 euro a famiglia, con un tasso di inflazione che potrebbe infine aggirarsi tra il 4% e il 5%. La conclusione potrebbe essere quindi come il cane che si morde la coda: i prezzi aumentano, il potere di acquisto delle famiglie diminuisce, con conseguenze prevedibilmente negative sull'intera economia nazionale.
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