Data: 17/01/2012 09:00:00 - Autore: A.V.
La tragedia relativa al naufragio della nave da crociera Costa ha messo in moto diverse associazioni dei consumatori. Tra queste la ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, che ricorda come secondo le norme del codice del consumo, il tempo limite entro il quale � possibile richiedere risarcimenti � di 10 giorni a partire dalla data del rientro. Coloro che la notte del 13 gennaio si trovavano a bordo della nave Costa Concordia, semiaffondata nei pressi dell'Isola del Giglio, possono rivendicare i loro diritti sulla base di tre motivazioni: rimborso di quanto pagato per il viaggio e, ovviamente, non usufruito, rimborso dei danni subiti, a causa del fatto che la stragrande maggioranza dei viaggiatori sono senza bagagli, effetti personali e documenti, e danno da vacanza rovinata. Al fine di ottenere risarcimenti � per� necessario attendere il palesamento dei motivi per il quale l'incidente si � verificato: in caso di motivazione fortuita la legge esclude infatti alcun tipo di rimborso, salvo quelli previsti da assicurazioni stipulate privatamente dai passeggeri o fornite dall'armatore, mentre lo prevede in caso di negligenza, motivazione pi� concreta allo stato attuale delle cose per quanto riguarda l'incidente della Costa Concordia. ADUC ricorda inoltre che l'interlocutore del viaggiatore � in questi casi il tour operator che ha fornito la vacanza, e non l'armatore, e la richiesta di rimborso va eseguita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno sempre rispettando la scadenza di 10 giorni dal rientro, poich� in caso contrario si perderebbe il diritto al risarcimento in maniera inevitabile.
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