Data: 16/03/2012 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
L'Avv. ANNA MARIA BRUNI, fedelissima di Studio Cataldi, � su POSTA e RISPOSTA n.269 con un post pervenutomi alle h.16:50 del 15 marzo 2012: "Giustamente il lettore si definisce illuso: la mediazione obbligatoria ha creato lavoro a pochi e tolto lavoro a moltissimi ...oltretutto la funzione deflattiva del contenzioso � tutta da dimostrare; a parte il fatto che � proprio l'idea in s� che, al di l� delle formule edulcorate, � violenta; perch� chi vuole ricorrere alla giustizia deve passare sotto le forche caudine della mediazione, oltretutto a pagamento in misura proporzionale al valore della ipotetica controversia? che paghi - e profumatamente - le spese legali di soccombenza chi ha promosso avventatamenre una lite o vi ha resistito temerariamente, ma che l'accesso alla giustizia sia libero e senza ulteriori balzelli...( ...ma la Corte Costituzionale non doveva pronunziarsi su questa ignobile procedura???). Avv. Anna Maria BRUNI". - Cara Anna Maria, mi sa tanto che hai ragione su tutta la linea. E lo affermo a malincuore. Perch� in procedure similari si pu� pure credere se realizzate in altro modo e con partenza su base VOLONTARIA e non certo obbligatoria. Il Ministro Paola SEVERINO ha appena dichiarato che non vi saranno slittamenti nell'entrata in vigore, tra appena cinque giorni, della procedura di mediazione per sinistri stradali e liti condominiali. VINCENZO ROMEO - vincenzo.romeo1950@libero.it - manda queste considerazioni alle h.15:40 del 14 marzo 2012: "Secondo me tutto ci� che accade attorno il modo della mediazione non � ben chiaro. Gli ordini forensi puntano pi� a non disperdere con facili accomodamenti i principi del diritto mentre dall'altra parte accade che l'ANIA, potentissima organizzazione che associa le societ� assicuratrici, abbia perfino dettato delle proprie linee guida da far valere nei confronti di tutti quegli organismi di mediazione che vorranno essere da loro accreditati. Si potr� mai essere certi dell'equit�? Il cittadino non sarebbe sempre parte debole nei confronti dell'ANIA e delle sue linee guida? ... chi garantir� la parit� dei trattamenti? ... ed allora che ben vengano gli ordini forensi. Occorre sempre, su tutto, la certezza del diritto". - Non so dirTi nulla su quanto riferisci in ordine all'ANIA: la mediazione diluisce i tempi e non so quanto interesse abbiano le Compagnie assicuratrici, parlo di quelle serie ed avvedute, a trastullarsi con procedure, spesso bagatellari, che si potrebbero definire con tempestivit�, magari dopo una CTU medico-legale chiarificatrice; il che evita all'Azienda assicuratrice di portarsi a riserva di bilancio poste incerte. In relazione, infine, alla qualit� delle procedure di mediazione avanti ai Consigli dell'Ordine, nell'attuale marasma, insieme alle Camere di Commercio e a pochi altri Organismi, i cari, vecchi Ordini forensi sono i pi� affidabili. Parere personale, � ovvio!
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