Data: 26/04/2012 09:30:00 - Autore: Andrea Proietti
La Corte di Cassazione ha stabilito che le banche debbono rimborsare i risparmiatori ai cui sono stati venduti titoli ad alto rischio se non hanno rispettato i doveri di informare adeguatamente i propri clienti. Il caso esaminato dai giudici di Piazza Cavour (sentenza 6142/2012) si riferisce a uno dei tanti contenziosi relativi ai bond Argentina. Secondo la Corte il default dello Stato era prevedibile e per questo le banche avrebbero dovuto informare i propri clienti del rischio dell'investimento. Già in precedenza i giudici di merito avevano condannato l'istituto di credito a risarcire due risparmiatori che avevano investito la cospicua somma di 169.000 euro in bond Argentina- In quel caso la Banca pur consapevole dell'imminenza del default Argentina non aveva adeguatamente informato i clienti della rischiosità dell'operazione mentre avrebbero dovuto indicare che i titoli argentini avevano delle caratteristiche di rischio non adeguate al loro profilo di investitori. ricorrendo in cassazione contro il doppio verdetto di condanna la banca aveva tentato di difendersi evidenziando che i clienti avevano sottoscritto un modulo accettando le condizioni di investimento. Tale documento però secondo la cassazione non esclude la responsabilità dell'istituto perché la sottoscrizione di un modulo "in ordine alla propria consapevolezza, conseguente alle informazioni ricevute, della rischiosità dell'investimento e della inadeguatezza dello stesso rispetto al suo profilo di investitore, non costituisce dichiarazione confessoria, in quanto è rivolta alla formulazione di un giudizio e non all'affermazione di scienza e verità di un fatto obiettivo". Insomma la banca avrebbe dovuto dimostrare di aver fornito informazioni adeguate. La suprema Corte ha convalidato anche la decisione della corte d'appello di aumentare il risarcimento quanto alla misura degli interessi. In primo grado la banca era stata condannata a pagare gli interessi solo dalla data della domanda giudiziale sino a quella dell'effettiva restituzione mentre in Appello gli interessi venivano fatti decorrere dal momento dell'investimento. A commentare la sentenza interviene anche il Codacons affermando che il provvedimento “chiarisce in modo definitivo le responsabilità delle banche nella vendita di titoli spazzatura, e facilita le richieste risarcitorie degli investitori". L'associazione invita tutti coloro che hanno investito in azioni e obbligazioni Cirio, Parmalat, Lehman Brothers, Argentina e titoli Greci ad avvalersi del loro supporto per riottenere i risparmi perduti.
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