|
Data: 04/05/2012 11:30:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani Per merito dell'Ing. SERGIO RICCA di Napoli POSTA e RISPOSTA n. 304 è l'ideale prosecuzione della precedente; ecco il post delle h.16:06 del 3 maggio 2012 giuntomi dall'account di posta sergio.ricca@virgilio.it: "Pregiatissimo Avvocato, premesso che sono pienamente d'accordo con Lei sul richiamo al rispetto della volontà del Popolo Italiano in merito al NON finanziamento pubblico ai partiti politici, sento la necessità di controbattere al post della Sig.ra Rosaria Mirrione in Posta e Risposta n° 303, specificatamente nella parte in cui rappresenta "gli indignati cittadini" italiani come un branco di desperados pronti a vendere il proprio voto "per un promessa di una qualche utilità personale o per danaro" e ad apprezzare i comportamenti "furbi ed utilitaristici" a scapito di quelli corretti ed equi, branco a cui immodestamente e serenamente posso affermare di non appartenere, così come - voglio sperarlo, ma credo di non essere lontano dal vero - la stragrande maggioranza dei cittadini. Sono stato lavoratore dipendente per vent'anni, uno degli ultimi licenziati quando l'azienda si è trovata in difficoltà insormontabili, ormai cinquantenne e con moglie e due figlie da portare avanti mi sono poi riciclato - utilizzando la laurea conseguita a suo tempo col massimo dei voti - in una libera professione con le incertezze che essa comporta (prime di tutte la difficoltà di reperire la clientela e di poter fare affidamento su entrate sicure per portare appunto avanti la famiglia) e, tanto per rimanere in un tema di stretta attualità, ho sempre pagato le tasse, siano esse dovute o non (mi riferisco ad esempio all'IRAP, sistematicamente corrisposta pur operando da solo senza alcuna struttura organizzativa di collaboratori terzi). Ciò malgrado non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere il mio voto per una qualche utilità effettiva o presunta, nè di considerare "furbi" e non semplici manigoldi e approfittatori coloro che, a tutti i livelli, operano nel loro unico interesse facendosi beffe degli altri, tanto da farli assurgere quasi a modello di vita come la Sig.ra Mirrione insinua. Il marcio ed il disprezzo per le regole di una normale convivenza civile non sono dovunque, ed a mio avviso l'affermarlo contribuisce a far sì che nulla si faccia per estirparli. La saluto con profonda stima, ing. Sergio Ricca (Napoli)". - Dibattito in corso con form sottostante a completa disposizione. A proposito, il problema dei problemi è il DEBITO PUBBLICO lievitato all'inverosimile in alcuni anni in cui il tipo aveva in pugno l'economia. Addirittura si è spinto a sostenere che l'esigenza di una spesa pubblica ...allegra derivava dalla lotta al terrorismo brigatista; avete visto in tv l'On.le CIRINO POMICINO che, dopo averci ammannito per mesi suggerimenti per fronteggiare la crisi economica, non ricordo da quale emittente faceva il panegirico degli emolumenti elevatissimi dei parlamentari: servirebbero per preservare il loro libero voto dall'influenza delle lobby, questo era il senso del ragionamento? Come direbbe Totò? Li abbiamo visti questi "liberi voti" di parlamentari impresentabili. |
|