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Data: 07/05/2012 10:00:00 - Autore: N.R.![]() La decisione arriva dopo un sequestro preventivo (disposto sia dal gip sia dal tribunale del riesame) sui computer di un bar in cui il gestore svolgeva abusivamente un'attività organizzata che consisteva nella accettazione e raccolta via telematica "di scommesse su eventi sportivi accettate per conto di un concessionario Aams, senza pero' essere munita delle necessarie autorizzazioni di polizia". La Corte ricorda che in Italia per esercitare scommesse sportive è necessaria la concessione dei monopoli di Stato ed occorre anche la licenza di pubblica sicurezza rilasciata alla questura. Nella fattispecie il barista aveva solo un'autorizzazione dei monopoli di Stato per vendere le ricariche dei conti on-line per le scommesse sportive e quindi, secondo la Corte la sua attività avrebbe dovuto limitarsi alla messa a disposizione 'diretta' del collegamento ai giocatori. Insomma deve essere lo scommettitore a utilizzare personalmente l'apparato telematico. |
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