Data: 29/06/2012 08:30:00 - Autore: L.V.
Avv.ssa Maribel Álvarez Ros (Studio Ana Fernández & Geval) - Oggi desideriamo illustrarvi gli aspetti normativi fondamentali che regolano le forme societarie, o meno, che possono esser utilizzate dagli investitori stranieri per investire in Spagna. In particolar modo, parliamo dei requisiti legali utili per gli investitori stranieri che desiderano avviare la propria attività nella penisola iberica, rispettando le regole della costituzione e seguendo i principi per un corretto sviluppo del proprio business in terra straniera. Tra i primi aspetti da osservare ci sono, perciò, il capitale minimo ed il tempo in cui deve esser versato, il numero dei membri che possono fare parte della società, i requisiti necessari per soddisfare le disposizioni legislative e tanti altri aspetti da considerare. Per prima cosa, chi desidera avviare il proprio business in Spagna, deve sapere che vi sono diverse forme di società commerciali che possono tornare utili per un investitore straniero e, tra queste, ci sono:
  • Società Anonima, in forma abbreviata S.A.
  • Società anonima europea, in forma abbreviata S.E.
  • Società a responsabilità limitata, in forma abbreviata S.L. o S.R.L.
  • Nuova società a responsabilità limitata, in forma abbreviata S.L.N.E.
  • Società in nome collettivo, in forma abbreviata S.R.C. O S.C.
  • Società in accomandita o società per azioni;
  • Ditta individuale;
Per quanto riguarda il versamento del capitale sociale per la costituzione di una società, bisogna tenere a mente che ciò che diremo è applicabile non solo per le S.A., bensì anche per S.R.L.. Secondo la legge vigente in Spagna, il capitale minimo sociale per la società anonima è di 60.000 euro: più precisamente, il capitale deve esser interamente sottoscritto ed almeno il 25% deve esser versato a valore nominale delle azioni. Nel caso in cui non è possibile versare l'intera somma, lo statuto ha la responsabilità di mostrare le modalità ed i termini prescritti per il pagamento della parte restante del capitale sottoscritto, ma non versato. Bisogna, poi, tener conto che la legislazione spagnola non prescrive un periodo di tempo massimo per l'erogazione della restante denaro, anche se sono 5 anni il termine massimo per l'erogazione tramite contributi in natura. Ad ogni modo, gli investitori stranieri possono operare in Spagna anche attraverso una succursale: per l'apertura di una succursale è necessario richiedere l'iscrizione pubblica, che viene effettuata all'interno del Registro Mercantile. Dal punto di vista della legislazione sugli investitori esteri, la succursale deve avere un capitale assegnato che non è soggetto ad un requisito minimo. Peraltro, la succursale deve esser rappresentata da un rappresentante legale, il quale, è autorizzato dalla stessa società a gestire i suoi affari in Spagna. Oltre a questo requisito, per la succursale spagnola non vi è l'obbligo di un organo formale di amministrazione o di gestione: fatta eccezione per le ovvie differenze in termini di struttura e organizzazione, una succursale può operare in gran parte delle sue relazioni commerciali con i terzi, come una società. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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