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Data: 07/06/2012 17:10:00 - Autore: N.R.![]() Costituendosi in giudizio il condominio sosteneva invece che l'assemblea non avrebbe chiesto la rimozione della telecamera essendosi limitata a richiamare un'impegno assunto in tal senso da un rappresentante dell'attrice. Nel merito però il condominio contestava anche la legittimità dell'iniziativa dell'attrice perché avrebbe leso la riservatezza dei condomini. Il tribunale ha dato ragione alla donna sia pur prendendo in considerazione i contrapposti interessi rappresentati dalle parti "entrambi tutelati dall'ordinamento giuridico, ossia, da un lato, l'esigenza dell'attrice di preservare la sua proprietà da danneggiamenti e dai tentativi di indebita intrusione da parte di terzi e, dall'altro quella degli altri condomini di evitare indebite interferenze nella vita privata degli abitanti dello stabile condominiale". Nel dispositivo il Tribunale accerta il diritto dell'attrice a mantenere le telecamere installate nelle parti comuni a tutela della sua proprietà e dichiara illegittime le delibere impugnate nella parte in cui ne dispongono la rimozione. |
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