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Data: 13/06/2012 09:20:00 - Autore: Vittoria Conte Giugno è il mese tanto atteso eppure tanto temuto dai praticanti avvocato che attendono con impazienza gli esiti della prova scritta sostenuta a dicembre, prima tappa di quel lungo calvario che è diventato ormai l'esame di Stato per conseguire l'abilitazione alla professione forense ossia l'agognato titolo di Avvocato. Nella maggior parte dei casi l'attenzione dei praticanti è volta ad affrontare e superare gli scritti, quasi mai, forse per scaramanzia, si pensa alla prova orale. E invece bisognerebbe pensarci visto che per l'esame orale occorre prepararsi su ben 6 materie. Per esperienza ritengo che, nella preparazione all'orale, sia utile attenersi a poche regole di condotta che con il senno di poi risulteranno fondamentali. Si tratta di aspetti spesso trascurati che potrebbero rivelarsi fatali per il buon esito della prova. Eccoli elencati qui di seguito: 1. Nell'euforia del momento la prima cosa che viene in mente di fare è quella di precipitarsi in libreria e comprare tutti i manuali di diritto pubblicati. Si pensa così di assicurarsi l'onniscienza in ogni materia. In realtà, a parte arricchire il titolare della libreria rischiate solo di complicarvi inutilmente la vita. Il fattore tempo è molto importante e va oggettivamente considerato sia che si debba sostenere la prova subito dopo l'estate sia nel caso in cui si abbia più tempo. Infatti chi ha poco tempo non potrà studiare tutto e chi ne ha troppo finirà per sfinirsi dimenticando dei pezzi per strada. Ecco allora che bisogna scegliere in modo oculato i testi di studio. Il consiglio è quello di scegliere testi collaudati negli anni da altri candidati, scritti bene e in modo chiaro. Sarebbe bene evitare i manuali universitari perchè lunghi e spesso indottrinati. Consiglio di optare su manuali brevi che riportino una spiegazione chiara e semplice degli istituti giuridici, magari accompagnati da qualche esempio pratico. Spesso i membri della Commissione d'esame amano interrogare i candidati partendo dalla pratica o dalle proprie esperienze di praticante. Inoltre ponete come punto di riferimento dello studio i Codici. 2. Una volta acquistati i manuali ed i Codici programmate lo studio giornaliero utilizzando un foglio da tenere sempre sott'occhio sulla scrivania. Nella programmazione tenete conto anche dei giorni di ripetizione finale e di qualche ora di svago, magari per un'uscita con gli amici. È molto importante. Studiate più di una materia al giorno. Il consiglio è quello di studiare una materia più impegnativa al mattino, magari la procedura, e una il pomeriggio lasciando la deontologia o una materia più breve alla sera. In questo modo non rischierete di arrivare alla fine con il programma di studio incompleto. 3. L'ultima regola riguarda il riposo. Non fate levatacce mattutine e non passate le notti insonni. Il cervello ha bisogno di riposo per assimilare tutte le informazioni che sono state macinate durante il giorno. Per questo motivo è consigliabile, ad una certa ora, riporre i libri e riposarvi. Non impazzite pensando a come andrà la prova, lasciandovi condizionare dalle impressioni di amici e colleghi. Ognuno avrà la propria personalissima esperienza di cui far tesoro, nel bene o nel male. In bocca al lupo! |
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