Data: 07/07/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Che la crisi colpisca i più deboli lo si è testato in più occasioni, dunque anche questa volta la categoria non ne è stata esentata. A pagarne le conseguenze più amare sono questa volta i giovani, che a fatica riescono ad entrare nel mondo del lavoro e ad accedere a prestiti dalle banche.

I dati emersi da uno studio di Supermoney (portale in cui vengono confrontati i costi di mutui, assicurazioni, conti correnti, carte di credito e servizi vari) parlano molto chiaro: i giovani tra 18-30 anni sono molto più indebitati rispetto a qualche anno fa. Nel secondo semestre del 2011 il numero di richieste di finanziamenti è aumentato dell'8%, passando a 18% nel primo semestre di quest'anno. Ciò che lascia più perplessi è la finalità di tali richieste, più del 10% destinate a coprire debiti pre-esistenti. Insomma una sorta di catena di San Antonio a cui difficilmente si può sfuggire. Le cifre richieste sono di circa 18.000 euro per il solo consolidamento di debiti contratti. Tra gli altri beni di consumo per cui i giovani si indebitano: moto, auto, mobili, ristrutturazioni, tecnologia, viaggi e persino per la scuola. Le cifre richieste in questi casi sono però molto più contenute, dai circa 3.000 euro per una moto agli 11.000 per una macchina, ai 14.000 euro per le ristrutturazioni di immobili. Indice preoccupante di questo trend negativo è certamente il prolungamento dei tempi di restituzione, le più richieste sono infatti le rateizzazioni a 120 mesi. Dieci anni in cui si spera di trovare un posto fisso, o non, e poter ripagarsi con tutta tranquillità il debito contratto; e poi forse accedere ad un vero e proprio mutuo ipotecario per comprarsi anche la casa. I mutui concessi dalle banche sono ormai un miraggio per questo stuolo di lavoratori senza reddito e busta paga. Con le parole dello stesso ad di Supermoney, Andrea Manfredi, "I giovani rappresentano una clientela rischiosa per le banche, perché spesso non sono in grado di offrire solide garanzie patrimoniali e lavorative. L'elevato tasso di disoccupazione, che a maggio ha raggiunto il 36,2% tra i 15-24enni, rappresenta un forte ostacolo all'accesso al credito, perché difficilmente le banche concedono prestiti a chi non può offrire una busta paga come garanzia".

Eppure secondo Manfredi i giovani potrebbero accedere a formule di prestito garantite create dal Governo, attraverso il Ministero della Gioventù, i prestiti d'onore e i finanziamenti agevolati messi a disposizione da molti istituti di credito e alle convenzioni con le università. Spesso però le banche non propongono queste alternative. Secondo un'indagine di Altroconsumo, troppe volte gli istituti di credito non mettono al corrente sul fondo per prestiti con tassi agevolati destinato alle giovani coppie che intendono acquistare una prima casa, un fondo creato dall'ex ministro Meloni nel 2011 che ammonta a ben 50 milioni. Le coppie possono richiedere un massimo di 75 mila euro a tassi fissi o variabili molto vantaggiosi; a condizione però di avere meno di 35 anni, un Isee non superiore ai 35mila euro e di acquistare una prima casa di non più di 90 mq. Solo 9 su 71 istituti presi in esame da Altroconsumo lo avevano fatto.

Giovani sì, carini forse...indebitati? Un domani (anche con l'aiuto del Governo) si spera un po' meno.
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