Data: 08/07/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Finalmente il novo decreto della Spending Review è stato approvato, non senza polemiche da parte di politici, sindacati e, ovviamente, noi comuni cittadini.

Questo giro, ci permetterà sì di risparmiare sull'Iva per un altro anno, al costo però, forse non proprio vantaggioso, di ulteriori tagli nel sistema sanitario pubblico . Il leader di Confindustria Squinzi ha definito la manovra come una vera e propria "macelleria sociale" e il Segretario di Cgl Camusso ha criticato in parte i tagli effettuati, definendoli assolutamente lineari e non selettivi come più volte promesso dal Governo stesso (leggersi la premessa alla Spending Review sul sito istituzionale del Governo per crederci!). Insomma ancora un'accettata alle misere risorse destinate ai servizi per i cittadini oppure una manovra che salverà il salvabile? Lo potremo testare sulla nostra pelle nei prossimi mesi.

Resta almeno il fatto positivo che i mini-ospedali , cioè le strutture con meno di 80 posti letto, sono stati salvati; entro il 30 novembre 2012, però, si dovranno tagliare molti posti letto ospedalieri (circa 18.000) per raggiungere lo standard fissato di 3,7 posti letto ogni 1.000 abitanti. Il ministro Balduzzi e colleghi, dopo sette ore sette di concertazione, sono riusciti a trovare un'alternativa ai tagli che potesse comunque garantire un rientro di circa 1 miliardo : risparmiare sui dispositivi medici e i farmaci del Ssn. E cioè ridurre del 4,8% le spese per medicinali and co. destinati agli enti ospedalieri, obbligando farmacie e case farmaceutiche ad aumentare i tassi di sconto delle forniture alla sanità pubblica. Le farmacie dovranno passare dunque dal 1,82% al 3,85% per il 2012 e la percentuale potrebbe variare nel triennio successivo; ancor più tosto l'aumento per le aziende farmaceutiche, per loro infatti si passa dal 1,83% al ben più cospicuo 6,5%. Anche in questo caso l'importo dello sconto sarà assolutamente rinegoziabile e rivedibile. Bene, detto questo, dove sta l'arcano mistero che causa cotanta rabbia che riesce ad unire persino segretari della Cgl e di Confindustria? Ebbene, in realtà lo sconto è necessario per poter far bastare la somma destinata all'acquisto di medicinali e dispositivi per il nostro Ssn, che verrà ridimensionata notevolmente passando dal 13,3% all'11,5 % del 2013. Il PD è assolutamente d'accordo, sempre a riguardo della sanità, dei tagli che verranno effettuati sui primari "senza reparto" o in esubero, assolutamente in disaccordo sui tagli di posti letto. Infatti, al momento i mini-ospedali si sono salvati, dovranno però aspettare ancora qualche settimana per averne la certezza (con l'ulteriore decreto in arrivo); con i dimezzamenti delle province è possibile che molte strutture possano scomparire insieme ad esse. Per Vera Lamonica , segretario confederale di Cgl è assolutamente inammissibile “il governo tagli altri 5 miliardi alla spesa sanitaria che si aggiungono agli 8 miliardi della manovra precedente: sono ormai 22 miliardi i tagli cumulati nel triennio, di cui tre miliardi di nuovi ticket”.

Effettivamente il terrore Imu e Iva avevano annebbiato la nostra mente su quel che già ci era stato tolto. Quindi allora è assolutamente lecito domandarsi: ma la sanità che fine farà?
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