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Data: 09/07/2012 09:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi Scorrendo le varie, innumerevoli, voci del nuovo decreto sulla revisione delle spese, ormai diventato per tutti gli Italiani la SR, non ho potuto fare a meno di notare una serie di voci riguardanti la soppressione di enti e fondazioni assolutamente semi-sconosciute, credo (e spero) anche ai più. Gli enti in questione spaziano dall' Associazione Luzzatti all' Arcus , alla Fondazione Valore Italia. Ebbene tutti questi enti e fondazioni hanno o, a breve, avevano delle funzioni ben specifiche, che per molti detrattori consistevano principalmente nel metter mano alle casse del tesoro. Il decreto infatti con il loro taglio prevede di recuperare una cifra intorno ai 5 miliardi di euro, non proprio briciole per il bilancio negativo del nostro Stato. Spariranno fisicamente ma il loro operato verrà proseguito dai ministeri di competenza, con modalità ancora da stabilirsi. L' Associazione italiana di studi cooperativi Luigi Luzzatti ha svolto ad esempio per anni promozione della cultura cooperativa, cioè ha promosso i principi e i valori del lavoro cooperativo, ha contribuito alla formazione e la vigilanza in tema di cooperazioni. Si tratta di un istituto storico, fondato nel lontano 1925, quindi mi vergogno un po' per non averne sentito parlare. Tutto il lavoro svolto dall'istituto sarà portato avanti dal ministero dello Sviluppo economico. L' Arcus invece è una società (una Spa) che si occupa(va) di promozione nell'ambito della cultura, dell'arte e dello spettacolo che venne creata nel 2004 per volere del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Suo scopo era quella di individuare iniziative importanti e fornire supporto organizzativo e finanziario, fossero esse restauri o valorizzazione di beni protetti, oppure eventi di interesse culturale. Ora la mission sarà portata avanti dal ministero dei Beni culturali. Un po' dispiaciuta devo ammetere di esserlo per la Fondazione Valore Italia , così come per l' Ente nazionale per il Microcredito . Nel caso del primo, perché in qualità di sostenitrice (e formatrice) del design italiano, mi spiace che un ente creato per promuovere il nostro design sparisca dopo pochi anni di vita (venne creato nel 2005). Considerando che ne era commissario straordinario Carlo Malinconico (per un breve lasso di tempo sottosegretario alla presidenza del consiglio allontanato da Monti per l' affair “vacanze pagate all'Argentario”, ndr) forse meglio così. Non disperiamo troppo però perché anche in questo caso l'operato sarà proseguito dal ministero dello Sviluppo economico. Per l' Ente per il Microcredito sono dispiaciuta per una questione di giovane età, aveva poco più di un anno la creatura voluta da Berlusconi per incentivare prestiti e finanziamenti ad attività private; micro appunto. Vedi anche: I contenuti della spending review 2012 |
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