Data: 13/07/2012 11:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
In base al decreto SR gi� sappiamo che molte province saranno destinate a sparire, o meglio ad essere accorpate alle citt� metropolitane di appartenenza.

La lista non � ancora definitiva e non lo sar� prima di qualche settimana. Il decreto impone infatti a Comuni e Regioni la soppressione di una certa percentuale di province, in base a parametri di dimensioni territoriali e densit� di popolazione; quasi certamente si passer� da 110 a 50 province. I parametri non sono ancora stati stabiliti, il Governo dovr� provvedere entro 10 giorni dall'approvazione del decreto a darne comunicazione agli enti locali cos� da rendere possibile il loro lavoro di "pulizia". Alcune indiscrezioni parlano di superfici non inferiori a 3.000 km quadrati e popolazione non inferiore a 350.000 abitanti. Dal momento della comunicazione a quello della decisione non potranno intercorrere pi� di 40 giorni; va dato atto che la spending review impone delle tempistiche non da tipica burocrazia italiana. Ogni intervento � immediato oppure impone un'azione a brevissimo termine. E questo vale certamente un punto a favore di Monti & co.

Dati i tempi cos� ristretti � naturale che ciascuna regione si sia gi� messo all'opera per individuare quali province far accorpare alle citt� metropolitane (ma metropoli non poteva bastare? Ma citt� metropolitane ha un non so che di cacofonico, non si pu� sentire!), quindi una lista ufficiosa gi� esisterebbe. Tra le province che sparirebbero (presupponendo che siano applicati i parametri di non meno di 3mila km quadrati/ 350.000 abitanti): Vercelli, Asti,�Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco, Lodi, Rovigo, Gorizia, Pordenone, Imperia, Savona, La Spezia, Piacenza, Rimini, Massa Carrara, Pistoia, Livorno, Prato, Terni, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Rieti, Teramo, Pescara, Isernia, Benevento, Matera, Crotone, Vibo Valentia, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Oristano, Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia Iglesias.

Un'ecatombe che sta alzando molte critiche. Dalle Regioni perch� si teme la perdita di un tassello fondamentale nel dialogo comuni-regione-stato, rappresentato appunto dalle province. Un tassello che ha senso soprattutto in realt� geografiche molto eterogenee, come ad esempio il Veneto. Lo stesso Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, � assolutamente contrario al provvedimento, perch� si impone di accorpare province dalle realt� economico-sociali troppo diverse dalla citt� metropolitana di Venezia. �La creazione delle citt� metropolitane voluta dal Governo � un vero e proprio blitz antidemocratico�.

Intanto proprio poche ore fa sono trapelate delle indiscrezioni che mettono in (ulteriormente) cattiva luce il taglio previsto: secondo il servizio Bilancio dello Stato il passaggio di consegne da province a Comuni sar� estremamente oneroso. Il gioco dunque varr� la candela?
Vedi anche: I contenuti della spending review 2012
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