Data: 17/07/2012 09:30:00 - Autore: N.R.
Dopo il recente declassamento del credito sovrano dell'Italia (da A3 a Baa2), Moody's declassa anche banche ed enti locali Italiani. Il colpo di forbice dell'agenzia di rating questa volta colpisce ben 14 regioni, quattro citt� capoluogo, 10 banche e poste italiane. Moody's spiega le ragioni del declassamento per il fatto che il Governo Italiano non sembrerebbe in grado di offrire il supporto finanziario alle banche in difficolt�. Il pericolo di un ulteriore ribasso potrebbe essere dato poi dalla prolungata recessione e da un ulteriore downgrade dell'Italia. Tra gli istituti di credito colpiti vi sono anche Intesa San Paolo (con le sue controllate Bnl, Friuladria, Cariparma) e Unicredit. Anche il fondo monetario internazionale lancia l'allarme: � sempre pi� urgente - afferma in una nota - adottare misure per la stabilizzazione dei mercati come quella dello scudo anti spread. Secondo l'FMI per l'economia italiana si pu� prevedere una contrazione anche nel 2013 con un calo del Pil dell'1,9% gi� nel 2012. Il fondo monetario internazionale prende comunque atto degli sforzi del governo italiano, come di quelli del governo spagnolo, ma sottolinea come questi sforzi possano portare a risultati effettivi solo se ci sar� la possibilit� di finanziarsi a passi ragionevoli. Preoccupanti anche le previsioni di aumento del debito pubblico italiano che dovrebbe salire al 125,8% nel 2000 12.126,4% nel due al 13. Gi� nel mese di giugno il debito ha raggiunto la cifra record di 1.966 miliardi di euro.
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