Data: 29/07/2012 09:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Uno dei grandi problemi nel mondo industriale, molto sentito negli ultimi anni, � indubbiamente quello dello sfruttamento di lavoro minorile o del lavoro in condizioni umanamente inaccettabili. Ad aggiungere un tassello nella lotta mondiale a queste piaghe interviene anche in nostro Ministero dell'ambiente, con il decreto del 6 giugno 2012, ha adottato la Guida� per l'integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici (G.U. n. 159 del 10/7/2012). Il testo � stato elaborato sulla base del "Piano d'azione� per la sostenibilit� ambientale dei consumi nel settore� della� pubblica amministrazione", (PAN GPP) adottato con il decreto interministeriale del 11 aprile 2008, a sua volta previsto dalla L.� 296/06. Scopo della guida � quello di fornire indicazioni sulle modalit�, dal punto di vista sociale appunto, di acquisto di beni, servizi o per l'esecuzione stessa di lavori destinati alla PubbIica amministrazione. Un passo verso il rispetto dei diritti umani molto importante, che render� la vita molto dura a settori notoriamente poco "disciplinati" in tal senso: industrie del tessile-abbigliamento e dell'agroalimentare in prima linea. Troppo spesso la cronaca ci ha mostrato immagini di laboratori-lager in cui gli operai, spesso anche minori, erano costretti a lavorare per interminabili ore, senza identit� e senza diritti. Oppure i braccianti stagionali impiegati nella raccolta di verdura e frutta, costretti a lavorare a condizioni economiche ai limiti della schiavit�. Combattere questo sfruttamento, partendo proprio da casa nostra, � un passo molto significativo e obbligatorio per qualsiasi paese voglia definirsi civile. Ancora pi� giusto partire dalla res pulica, per dare a tutti il bon esempio.
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