Data: 01/08/2012 11:00:00 - Autore: Andrea Proietti
Secondo un'indagine effettuata dalla Federconsumatori Lombardia i cittadini italiani non sarebbero ancora informati a sufficienza in merito ai farmaci equivalenti/generici acquistabili al posto dei farmaci di marca e a costi ridotti: per l'associazione la colpa di ci� ricadrebbe in primis su medici e farmacisti.

Sarebbe, per Federconsumatori, proprio la carenza di informazione a non aver mai permesso al cittadino di acquistare un prodotto a meno e a parit� di qualit� terapeutica:�In questo ambito � in atto quella che si pu� considerare una vera e propria �coalizione della disinformazione�, che difende interessi corporativi, facendo pagare ai cittadini le terapie e, in aggiunta, anche i costi di marketing e pubblicit� che non hanno nulla a che vedere con la salute�, � quanto dichiarato dall'associazione.

Mentre in Europa coloro che si avvalgono dei farmaci equivalenti/generici rappresentano il 40-50% circa della popolazione, in Italia soltanto il 16-18% ne fa uso. Federconsumatori vede quindi di buon occhio la scelta del Governo di introdurre nelle ricette non pi� il nome del farmaco, bens� il nome del principio attivo che ha il medesimo effetto terapeutico. � stato infatti calcolato che un utilizzo maggiore degli equivalenti porterebbe il Sistema Sanitario Nazionale ad un risparmio attestabile tra i 600 e i 700 milioni di euro l'anno.

�Si vada avanti quindi con determinazione e la nostra associazione dar� tutto il sostegno a quelle giuste decisioni�, il commento conclusivo di Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori.


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