Data: 02/08/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Il Gigino in questione non � naturalmente il protagonista del meraviglioso libro per bimbi di Guareschi, ormai un reperto archeologico, � (ahim�) il politico Luigi Lusi. Noto per aver fatto sparire un po' si soldi dalle casse del suo ex-partito, la Margherita. Molto probabilmente pestifero e ladrone s�, ma non per questo a rischio di fuga imminente. � questa la sentenza della II sezione penale della suprema Corte di Cassazione, per la quale il senatore ( ma � tecnica gi� ex?) non dovrebbe lasciarsi tentare dall'espatrio. Ecco su questo punto gi� fiumi di parole potrebbero essere scritti, perch� Luigi Lusi qualche appoggio all'estero l'avrebbe, eccome. Visto che avrebbe depositato parte dei soldi trafugati dalle casse della Margherita (ben 25 milioni di euro) all'estero, costituendo una societ� in Canada, la "Luigia (!) ltd". Nome terrificante che nascondeva montagne di soldi trafugati dai finanziamenti al suo partito, dunque fondi da noi foraggiati, serviti anche a comprarsi qualche discreta propriet� (attico e superattico in centro a Roma e due ville zona castelli romani) in territorio italico (forse qui sta il colpo di genio che ha gabbato il senatore, ex, sorry).

Lusi poi ha cercato pure di infamare e calunniare l'ex-segretario del partito da lui saccheggiato tra il 2007 e il 2011, Francesco Rutelli; e l'infamata � stata ancor pi� sgradita della ruberia. Qualche decina di milione passi, ma coinvolgere un ex-collega innocente mai (ricordo ancora l'accorata difesa della moglie Barbara Palombelli dalle pagine di un noto settimanale, ma si dai Vanity Fair), troppo anche per il nostro Senato. Che infatti, evento pi� che mai raro (anche perch� non capita troppo spesso che un senatore si intaschi queste cifre), il 20 giugno ha votato favorevolmente all'autorizzazione di procedimento giudiziario nei suoi confronti; mentre la dolce met� Giovanna Petricone, anche lei socia nel misfatto, si era gi� fatta un paio i mesi agli arresti domiciliari.

Gi� prima dell'ok del Senato la vicenda giudiziaria di Lusi � apparsa una telenovela, con la differenza che in quelle televisive non succede mai nulla anche se perdete quindici puntate, mentre in questa c'� stato un vero e proprio tourbillon di eventi. Il 2 maggio il gip Simonetta D'Alessandro firma la cattura, autorizzata solo un mese e mezzo dopo (periodo in cui forse avrebbe gi� potuto defilarsi) dal voto del Senato; nel mentre la difesa di Lusi aveva presentato ricorso al Riesame. Inutilmente, perch� il 24 maggio i giudici avevano convalidato l'ordine di arresto, dando ragione all'accusa sulla possibilit� di inquinamento delle prove o fuga. Altro tentativo di far annullare la decisione con un nuovo ricorso in Cassazione, che questa volta ha accolto la richiesta della difesa affermando che "la gravit� dei fatti e la disponibilit� di alloggi, relazioni familiari, capitali o altre ricchezze all'estero non possono ritenersi dati logicamente sintomatici dell'effettiva intenzione di Lusi di ricorrere alla fuga".

Indubbiamente nella decisione ha pesato il fatto che non siano state considerate soluzioni alternative alla prigione, mentre la Cassazione, come si devono essere ricordati i difensori, gi� in passato aveva rigettato la prigione come unica alternativa possibile in attesa della sentenza definitiva. Un altro collegio del Riesame dovr� comunque convalidare la decisione, nel mentre Lusi rester� ospite di Rebibbia, in attesa che il giudice prenda la sua decisione definitiva.
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