Data: 03/08/2012 09:30:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Per un po' di stoccate non sentiremo parlare, se non quelle pi� piacevoli e gloriose dei nostri schermidori olimpionici. Di stoccate del decreto sulla revisione dei conti ne riparleremo a settembre, per ora tutto l'organico capitanato da Bondi se ne va un po' in vacanza. Soddisfatto di aver ricevuto la benedizione finale dal Senato, un po' al cardiopalma visti i cambiamenti e ri-cambiamenti in ultima battuta sulla voce Sanit� (farmaci generici e non, ndr). Ripercorriamo allora ci� che ci aspetter� si nuovo dal decreto. Sanit�

Uno i capitoli che tanto hanno fatto, e continuer� negli anni anni a venire, discutere e sollevare dubbi e perplessit�. Dalla proposta iniziale di tagliare le spese risparmiando sui farmaci, aumentando lo sconto sul loro prezzo, si � passati all'obbligo di libert� (!) nelle prescrizioni, imponendo ai medici di indicare solo il principio attivo del medicinale (naturalmente con delle eccezioni: malati cronici e anziani). Alla fine Federfarma, Confindustria, Fnmg somo riusciti a mitigare la scelta governativa, dando al medico la libert� di scelta. Insomma tutto come prima, o mi sbaglio? I tagli tanto ci saranno dalla riduzione di fondi statali destinati ai servizi. A farne la spesa tanto saremo noi tranquilli. Ticket che si trasformeranno in "servizi somministrati dallo Stato" per chi dimostri realmente di essere indigente o con basso reddito, quello che in realt� gi� dovrebbe essere. Solo che si cercher� di essere pi� rigidi. � gi� iniziata la protesta di molti centri analisi che temono di dover chiudere i battenti. Vedremo se anche le loro recriminazioni serviranno a far cambiare idea, in questo caso, al Ministero della sanit�, che avr� l'ultima parola a riguardo.

Universit�

E qui c'� stato il colpo di genio del gruppo di tecnici. Solo un abbozzo iniziale, quello di aumentare le tasse, visto che gi� si sciabolava ben bene sui fondi da devolvere a Universit� private e ricerca, divenuto poi realt� con la decisione di rivedere il dovuto dagli studenti fuoricorso. Quelli con reddito familiare Isee superiore a 150mila euro, dovranno versare il doppio delle tasse. Ma entro breve le tasse aumenteranno per tutti, ad esclusione dei redditi Isee inferiori a 40mila euro (ma solo sio al 2016). Dopo di che si deve solo sperare che lo spread abbia finito di farci paura.

Province

Attenzione a parlare di soppressione, si deve parlare di riordino. Il concetto cambia di poco, anzi di nulla, visto che spariranno le province con meno di 35.000 abitanti e superfici inferiori ai 2.500 Km quadrati. Un po' meno rigidi rispetto alle prospettive iniziali, cos� come si conceder� ad alcuni comuni in forte deficit economico di aumentare l'addizionale regionale Irpef per batter cassa.

Tutto il resto � quasi immutato rispetto alle proposte iniziali. Ma ci potrebbe essere ancora qualche sorpresa, perch� manca ancora l'approvazione della Camera, attesa per il 6 agosto. A quasi un mese dalla sua stesura, non c'� ancora certezza definitiva e si auspica in qualche ulteriore ritocco, come l'aumento del numero degli esodati auspicato dalla Camusso. Che per� dopo la contestazione all'Ilva ha forse altri pensieri. Chiss�.
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