Data: 12/08/2012 - Autore: Andrea Proietti
Federazione Moda Italia, associazione aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia, ha fatto il punto della situazione in merito ai saldi estivi del 2012 a poco meno di un mese dalla loro partenza, monitorando l'andamento nei settori moda, abbigliamento, intimo, calzature, pelletterie, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi.

L'associazione ha riscontro un calo del 13% rispetto ai saldi estivi del 2011, registrando uno scontrino medio di 81 euro spesi principalmente per capi di abbigliamento estivo: polo, t-shirt, bermuda, costumi e altri prodotti per il mare, sandali e ciabatte. Niente da fare, invece, per giacche e abiti da uomo e da donna, acquistati quasi esclusivamente in caso di cerimonie.

Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, ha definito �emblematico� e �preoccupante� il fatto che neppure il vasto assortimento di colori e taglie, e l'ottimo rapporto qualit�/prezzo non siano riusciti a provocare in questo periodo di saldi l'atteso rilancio dei consumi.

�Il futuro desta sempre pi� preoccupazione con un saldo negativo di ben 4.000 aziende del dettaglio moda in meno nel solo primo semestre 2012, a fronte delle 5.000 in meno di tutto il 2011, una pressione fiscale effettiva - quella che grava sui contribuenti in regola - da 'record mondiale' al 55% del Pil, i conguagli IMU da versare ed una disoccupazione in costante crescita salita al 10,8%�, ha commentato Borghi.

Il presidente dell'associazione ha infine dichiarato di sperare in una piccola ripresa dei saldi nel periodo di agosto, poich� a seguito di un'indagine effettuata da AstraRicerche e commissionata dalla stessa Federazione Moda Italia, sarebbe emerso un miglioramento nella percentuale degli ottimisti per il futuro, passata dal 34% di giugno al 39% di luglio.


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