Data: 06/08/2012 11:10:00 - Autore: Barbara LG Sordi
PENSIERI DIETRO GLI OCCHIALI DA SOLE (pensieri semiseri sotto il solleone)

Lo so a molti la parola stage fa solo rabbrividire, eppure non suona cos� male. Innanzitutto chiariamo le cose, esistono vari tipi di stage: quelli in iter scolastico/ accademico, quelli post-iter e quelli che capitano in qualsiasi momento della vita. Ricordatevi che comunque anche gli stage sono regolati da una normativa dettagliata (Legge n.196/97 e D.M. n.142/98). Partiamo con il primo, quello in corso di studi. � importantissimo e fondamentale, perch� offre un'occasione imperdibile per poter approfondire sul campo ci� che si sta ancora affrontando durante il percorso di studi scelto. Ogni istante di quest'esperienza dovrebbe essere sfruttato al massimo, anche per farsi notare un po'. Chiss� che poi l'azienda o lo studio in cui avete fatto lo stage non si rammenti di voi in futuro. Certo, spesso vi sentirete messi da parte e agirete da semplici spettatori. Ma anche questo va bene, lo spettatore che ben osserva pu� assimilare molto. Certo, idealmente dovrebbe esistere un tutor che vi segua nella vostra crescita e formazione, ma sappiamo che in pochissimi sono ligi alla regola

Il disorso dello stage post-studi, che siano diplomi superiori o lauree o master, ha un valore aggiunto, cio� quello di darvi veramente la chance di entrare concretamente nel mondo del lavoro. Sfruttate l'occasione al massimo. Inutile impuntarsi su agognate remunerazioni simil-stipendio, accontentavi al massimo di un magro rimborso spese; non centellinate sulle prestazioni o sugli orari. Non siete i soli ad essere interessati a quella posizione, come voi potrebbero esserci altrettanti brillanti studenti. Cosa pu� fare la vera differenza tra voi e loro? La buona volont� e l'umilt� innanzitutto, due parole che troppo spesso scompaiono dal vocabolario di chi si vuole inserire nel mondo del lavoro. Per carit�, determinazione e ottima preparazione sono fondamentali e necessari, ma vanno aiutati. L'arroganza premia solo se sei "figlio di" o sei un genio al pari di Zuckenberg. E da sola non serve ad un bel niente; ve lo ricordate il magnifico pesce figlio di Bossi? Di norma le aziende (anche quelle pi� piccole) cercano di avere pi� di uno stagista per volta; e non perch� sempre necessitino di quattro e oltre mani in pi�. Ma perch� molto spesso vogliono poter confrontare tra diversi livelli di preparazione e di carattere.

Ormai il mondo del lavoro sta cambiando fortemente, abrogazione della legge 18 a parte, e con la crisi il cambiamento sar� obbligatoriamente maggiore. Come nell'evoluzione della specie la capacit� all'adattamento � stato punto di forza delle specie che sono sopravvissute (non necessariamente le pi� forti o aggressive. La parola dinosauri vi dice nulla?), cos� sar� anche nel lavoro. Adattarsi anche situazioni non sempre piacevoli, adattarsi a mansioni anche diverse dalle proprie, adattarsi a regole che vi paiono folli; facendolo per� non da vittime, ma in maniera propositiva ed intelligente. Adattarsi per imparare il pi� possibile. Adattarsi per dimostrare che si � flessibili e multitasking. Lo so gli uomini forse ne risentiranno di pi�, visto che il multitasking spesso non rientra nelle loro competenze, ma l'evoluzione serve anche a questo o no?

Insomma lo stage � veramente utilissimo per mettersi alla prova e sperare in un'assunzione o in una collaborazione. Del resto, sono uno dei pochi mezzi che l'azienda pu� avere per poter testare un papabile candidato. Lo so, esistono anche altri contratti "light", come l'apprendistato, per chi ha un'et� sotto i 29 anni, ma comportano comunque costi pi� elevati e un impegno "burocratico" molto pi� pesante. Lo stage quindi evita di accollarsi spese eccessive per chi potrebbe poi rivelarsi non adatto. Sembrer� impopolare ma ogni tanto bisognerebbe mettersi anche dall'altra parte della barricata. Perch� si dovrebbe investire subito in qualcuno che non ha esperienza sul campo e oltretutto non si conosce? (attenzione: nulla a che vedere con le raccomandazioni. I raccomandati sono quasi sempre imposti, esistono invece i "suggeriti" o "conosciuti" che semplicemente vengono indicati perch� si sa che potrebbero essere adatti per un certo ruolo).

Certo so che in molti penseranno che questo tipo di approccio al lavoro se lo possano permettere in pochi, ossia chi ha alle spalle genitori benestanti che possono mantenere i propri "bamboccioni" (orrida espressione, lo so, ma ci stava) fino agli "anta". E invece non � detto che sia cos�, per mia esperienza diretta, quando si trova un candidato interessante anche chi sta dall'altra parte della scrivania pu� avere una certa flessibilit�. Quindi il candidato pu� anche accennare al fatto che, per non gravare sulle spalle della propria famiglia, dovrebbe aggiungere allo stage un lavoretto extra per portarsi a casa qualche soldino. Come pensate che la prender� il vostro forse-prossimo datore di lavoro? Diffidate da chi lo vede come un possibile depauperamento nell'impegno e una minaccia alla vostra performance, non avr� scrupoli dal farvi lavorare anche durante le feste comandate o se avrete la malaugurata sfortuna di ammalarvi. Chi, invece, potrebbe rivelarsi essere il datore di lavoro quasi-perfetto (sappiamo benissimo che � inutile illuderci), apprezzer� la sincerit�, oltre che la fatica e i sacrifici che si � disposti ad affrontare per poter realizzare i propri sogni.

Certo il discorso si fa pi� complesso quando ci si vede offrire uno stage quando di esperienza professionale gi� se ne ha, e magari ci si � ritrovati nella condizione di non avere pi� un lavoro senza il giusto preavviso. In questo caso so perfettamente che le aspettative sarebbero un po' pi� alte, ma bisogna cercare di essere realisti e concreti. Ci sono altri che potrebbero candidarsi allo stesso ruolo? Siamo stati tagliati fuori dal lavoro per nostri errori? � da tanto che siamo fuori dal giro? E soprattutto: abbiamo qualche risparmio via? Se ad almeno tre domande avete dato una risposta positiva, bene, allora accettate lo stage.

Vedrete che non sar� per sempre e potrebbe trasformarsi in una buona chance, oppure darvi l'autostima necessaria per rimettervi veramente in gioco.

E voi che ne pensate?
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