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Data: 19/08/2012 10:00:00 - Autore: A.V.
Si sa, in Italia i ritardi dei treni sono all'ordine del giorno. Ma se un
ritardo di qualche minuto si può facilmente accettare, un'attesa prolungata più
del dovuto può diventare davvero intollerabile. A fronte di un problema sempre
più sentito dai viaggiatori, Trenitalia, anche sulla base del
regolamento (CE) n. 1371/2007 sui "diritti ed obblighi dei
passeggeri", ha già da tempo definito alcune regole in base alle
quali è possibile ottenere delle indennità per i ritardi.
L'indennità può essere erogata sotto forma di bonus per l'acquisto di nuovi
biglietti oppure in contanti.
Le ipotesi previste sono due:
1. la prima è che il treno sia in ritardo alla
partenza. In questo caso, se si prevede un ritardo superiore a
un'ora, si ha diritto a scegliere tra il rimborso del biglietto
o la prosecuzione del viaggio In relazione ai tempi di
attesa si può avere diritto anche a pasti e bevande. E non solo, se non è
possibile continuare il viaggio nello stesso giorno a causa del ritardo e non
risulta possibile la prosecuzione con autoservizi sostitutivi come bus o taxi si
ha diritto al rimborso del pernottamento.
Sono esclusi naturalmente i casi in cui i ritardi siano dovuti a
comportamenti di terzi (come l'occupazione dei binari da parte di manifestanti)
o dovuti a cause di forza maggiore (tempeste, inondazioni, scioperi etc...)
2. La seconda ipotesi è quella del ritardo all'arrivo. In
tale eventualità è prevista un'indennità pari al 25% del
biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119
minuti. L'indennità sale al 50% del prezzo del
biglietto se il ritardo è di almeno 120 minuti.
Non c'è diritto all'indennità, naturalmente, se al momento dell'acquisto del
biglietto si era a conoscenza del ritardo.
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