Data: 26/08/2012 09:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
PENSIERI DIETRO GLI OCCHIALI DA SOLE (pensieri semiseri sotto il solleone)
Nel turbinio del calciomercato (di cui ben conosco l'inizio, perch� tutto d'un tratto in casa vedo apparire copie di Tuttosport e la Gazzetta) non posso ignorare una vicenda che per una digiuna di calcio e di giustizia come la sottoscritta � ai limiti dell'assurdo. Parlo naturalmente della vicenda toccata a Conte, l'allenatore della Juventus (che presumo solo qualche lettrice non sappia chi sia). Non entro in merito alle tifoserie, so che a molti la vecchia signora non � simpatica, ma traggo spunto solo per qualche riflessione su come in Italia alcune organizzazioni vivano realmente di vita (e di legge) propria. E tra queste, oltre alla mafia, c'� appunto il calcio (che non a caso spesso � associato alla prima). Il calcio � un'industria fiorente nel nostro paese, anche se molte societ� ultimamente non se la passano proprio bene. Ma chiss�, potrebbero passare di qua degli sceicchi a investire ed acquisire societ�, come gi� hanno fatto in Francia con il Paris Saint Germain (e da noi con Valentino e Porto Rotondo, non proprio la stessa cosa lo so ma � pur sempre un inizio).

Io nemmeno lo sapevo che esistesse una giustizia sportiva e tantomeno che questa giustizia fosse totalmente autogestita, leggi create ad hoc per regolamentare un mondo fatto di investimenti, di passaggi societari, di sospensioni per indisciplinatezza e spesso anche di truffe. Come quelle che purtroppo molti giocatori o arbitri realizzano per "arrotondare" i propri compensi, vendendo una partita. Di per s� mi pare una missione impossibile (escludendo forse il caso degli arbitri), come si pu� pilotare un risultato quando decine di persone sono coinvolte? Mmh, forse s� si pu�. Milioni di italiani sono regolarmente e costantemente truffati, in un certo senso, da aumenti iniqui e spropositati (leggasi: rincari della benzina).

E proprio di truffa e partite pilotate si parla nel caso di Conte. Non � certamente questo a sconvolgermi, ci mancherebbe, ormai mi aspetto di tutto da tutti. Men che meno voglio inneggiare allo spirito sportivo che dovrebbe pervadere qualsiasi evento, quelli calcistici inclusi, in un delirio buonista post-olimpico. Mi ha solo amareggiato il modo in cui la vicenda � stata gestita dalle autorit� competenti, che poi non necessariamente sono professionisti della giurisprudenza.

Per farla breve, e di nuovo ad uso e consumo delle lettrici pi� che non dei lettori, Conte � stato sospeso ufficialmente per dieci mesi dall'attivit� di allenatore della Juventus per delle dichiarazioni fatte da un ex-giocatore. Il quale ha sostenuto (e continua a farlo) che il mister avesse venduto delle partite, coinvolgendo alcuni giocatori per poter mettere in atto il piano truffaldino. Ohib�. Peccato che tutti gli altri giocatori della squadra abbiano contraddetto il compagno e sostenuto Conte. In un ambiente normale tutto ci� si sarebbe concluso con una bella denuncia per diffamazione (da parte di Conte, of course!) e tutto come prima. Nel calcio no (per� ora che ci ripenso nemmeno nella reale realt� ci� sempre accade!). Purtroppo interessi e varie ed eventuali (leggasi: molti soldi) hanno spinto verso una decisione che appare ingiusta. O se non altro molto frettolosa rispetto a quelli che sono i tempi richiesti per un equo giudizio (ho detto equo, non effettivo).

Certo non ci sar� detenzione ma solo sospensione, ma l'amaro resta comunque. Anche se va detto che il mister non � stato scaricato dalla societ�, ed ufficiosamente continuer� ad allenare i suoi. Per� resta il fatto che la faccenda � l'ennesima dimostrazione che da noi possano tranquillamente proliferare le terre di nessuno, dove le leggi le fanno i pi� forti, o peggio i pi� prepotenti. A me per� appaiono un po' troppo fuori dal mondo e non possono essere un modello di riferimento per nessuno. Invece molti giovani, e non solo quelli, percepiscono proprio attraverso queste non-realt�, una visione della giustizia tutta distorta.

Per carit� ognuno pu� crearsi le leggi che vuole, ma che almeno abbiano buon senso e rispettino le norme vigenti (anche se non proprio tutte sono perfette, si sa), o almeno abbiano rispetto della dignit� individuale. Altrimenti si finisce, non solo a sentirsi ma anche ad essere beffati oltre che danneggiati. Come � mai possibile che non si possano applicare leggi del codice civile o penale all'interno di una organizzazione sportiva?

E che cavolo, non stiamo mica parlando del Senato o del Vaticano!


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