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Data: 27/08/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi La televisione di Stato non è certamente la mia passione, lo ammetto. Però spesse volte le inimicizie se le cerca con il lanternino! È il caso di questo episodio, così mediocremente italiano, per carità, che però non deve essere né ignorato né sottovalutato. Perché al solito siamo noi a pagare, senza nemmeno sapere dove i nostri soldi vanno a finire. Allora, accade che in Rai si stipulino polizze assicurative per i propri dipendenti (tutti, inclusi quelli delle consociate Rai Cinema, Rai Net, Rai Way e Rai World) con la Fondiaria Sai, per i rischi di infortunio; le polizze sono estremamente vantaggiose per gli intestatari, tanto da coprire gli infortuni accaduti nelle fasce orarie extra-lavorative. Accade così che un bel dì, durante una gita in bici a Villa Borghese, il vicedirettore della Rai, l'avvocato Gianfranco Comanducci sia caduto rompendosi la clavicola. Cavoli e dolori suoi penserete voi. Invece no, l'avvocato ottiene una certificazione di invalidità permanente e un indennizzo di mezzo milione di euro. La Sai si ritira anticipatamente dal contratto, temendo certamente la comparsa di centinaia di invalidi pretenziosi. Nel mentre il nostro avvocato continua a dilettarsi con le corse in bici, tanto che il compagno di pedalate, tal Max Lelli, nel suo sito ha postato commenti sulle schilometrate insieme con Comanducci e Matteo Marzotto in Maremma e sull'Argentario. Se non è truffa questa. Ah, scordavo un piccolo particolare. È lo stesso Comanducci l'incaricato di stipulare le assicurazioni. Al momento attende al vaglio le offerte di compagnie interessate... |
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