Data: 30/08/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Gi� abbiamo detto di come il Governo abbia ormai ripreso a pieno ritmo i lavori. Un vero e proprio rush per poter mettere in atto e a punto molti dei decreti gi� varati, cos� come altri nuovi di zecca, prima che il mandato si esaurisca. Un'impresa veramente titanica questa di Monti & co., che porterebbe questo Governo provvisorio in testa alla classifica dei governi pi� prolifici, se non altro nelle intenzioni. Per poter fare tutto ci� che ha in agenda ci vorrebbero almeno dodici mesi, tanti, anzi troppi per chi non vedr� rinnovato il proprio mandato. Per questo ha deciso di premere l'acceleratore ed offrirci tanti Ddl e tante leggi entro l'inizio dell'anno nuovo. Cerchiamo allora di capire cosa � segnata come priorit� in questa fittissima agenda montiana.

Innanzitutto ai nostri preme attuare le riforme varate con il decreto "number one", il primo offertoci dai tecnici neo-eletti, il cosiddetto Salva Italia e il decreto Sviluppo, messo a punto allo scoccar di Ferragosto (cos� da liberare tutti per un meritato riposo). Tra uno e l'altro si contano circa 350 (!) decreti attuativi, cio� da mettere in atto; un numero che spaventa non poco. I pi� a cuore paiono essere quelli che riguardano la messa a punto della futuribile agenda elettronica governativa, un sistema di informatizzazione globale che dovrebbe avere il pregio di: ridurre tempi della burocrazia, ottimizzare le risorse, ridurre gli spazi fisici usati per l'archiviazione di quintali di scartoffie in giro per l'Italia. Suona molto bene e quindi ci auguriamo possa essere tra i primi attuati. Anche se qualche piccolissima remora ce l'abbiamo...a chi non � capitato di imbattersi in uffici comunali o statali senza uno straccio di display numerato per indicarci lo sportello a cui presentarsi una volta scattato il nostro turno? A me si, nella, a breve, citt� metropolitana di Milano. E non in un ufficio periferico, ma in un'anagrafe proprio a cot� dei nuovi mega-palazzoni della regione. Figuriamoci altrove. Oltre l'informatizzazione del sistema burocratico dovrebbe arrivare anche la banda larga, anzi larghissima, cos� da poterci finalmente fregiare del titolo di paese 2.0 (anche se l'Europa viaggia gi� verso il 3.0, tra qualche giro di governo forse anche noi ce la faremo); avendo Wi-fi accessibili ovunque. Perch� no anche fuori dall'asilo dei nostri bimbi, tanto per poter essere sempre connessi e sul pezzo, in barba alle raccomandazioni di evitare tutti questi bombardamenti che si temono possano essere un po' pericolosetti, soprattutto per i bambini. Ma la tecnologia non si pu� contrastare. In fondo pensiamo come sono cambiate le cose con l'avvento del digitale terrestre, per cui in molti non possono fare a meno di continuare a ringraziare Berlusconi e l'Europa, in modo particolare per aver impedito la visione della disfatta agli ultimi Europei di calcio. Piccole tragedie insulse di fronte alla grandezza del progetto Smart cities/ Smart citt� metropolitane.

Altro capitolo importante per il Consiglio dei Ministri � l'attuazione dell'estensione dell'Iva per cassa per tutte le imprese con fatturato fino a 2 milioni. Cos� come l'emissione di un regolamento per l'autorizzazione unica ambientale per le Pmi. Sempre in questo pacchetto rientra anche la revisione dell'Isee e di relativi benefici a cui poter accedere.

C'� poi tutta una serie di leggi e riforme in fase "lavori in corso", anche se alcune sembrano la Mi-To, cio� un cantiere senza fine all'orizzonte. Certamente al top della lista ce ne sono due, spinose in maniera assai maggiore di quanto preventivato dai nostri super-tecnici: riforma anti-corruzione e riforma del sistema elettorale. Nella la prima la Severino ripone parecchie speranze e mostra parecchia positivit� su una imminente definizione, mentre per tutti i suoi oppositori pare essere ancora allo stadio pre-embrionale. La seconda � al centro di lunghe discussioni farraginose tra gli schieramenti politici. Quasi tutti d'accordo sul voler abolire il sistema elettorale ribattezzato Porcellum, tanto fu ben disegnato, peccato per� che non si trovi ancora un' alternativa che faccia felice tutti. Almeno sino al momento della dichiarazione choc dell'ex-premier che gongolante ha dichiarato: no Porcellum= si elezioni anticipate a novembre. Che poi nutriamo forti dubbi che lo stesso Berlusconi voglia fare le cose tanto in fretta, visti i tempi che stanno necessitando ai suoi copywriter per trovare un benedetto, e soprattutto azzeccato, nome al nuovo partito. Voci di corridoio parlano di Italia. Megalomane come sempre.

Ma i work in progress non si fermano qui. Possiamo citare anche la riforma sul Catasto, sull'introduzione di una nuova tassazione alle imprese, l'Iri (imposta unica sul reddito d'impresa) e quella sull'abuso del diritto.

To be continued...

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