Data: 31/08/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Il lavoro � realmente arduo. Come potr� il nostro Governo riuscire ad attuare tutti i decreti varati e approvati dal suo inizio mandato? Forse che Mandrake fa parte del comitato di tecnici selezionato da Monti? Battute a parte, da questo momento in poi Monti & co. avranno molto poco tempo da dedicare ad attivit� extra-parlamentari e ministeriali. Mancano alla voce "attuati" circa 340 decreti. Tantissimi. La mission pare veramente impossible (scusate i giochi cinematografici ma siamo in pieno Festival di Venezia!), dato che sinora il Governo viaggia a quota 53 provvedimenti attuati, un misero 13%. Intanto il tempo passa e molti potrebbero anche non vedere mai la luce. Pensate che dei 169 provvedimenti attuativi (compresi tra i decreti Salva-Italia, Semplifica-Italia e delle Liberalizzazioni) solo 34 (!) sono stati adottati. Ne mancano all'appello ben 135 e di questi almeno 52 corre il rischio di non vedere mai la luce, perch� � scaduto il tempo assegnato dal legislatore. Tutto lavoro sprecato. Tra questi citiamo il provvedimento sulla Trasparenza Documentale, che forse avrebbe fatto pi� comodo del decreto attuativo sulla regolamentazione delle procedure in materia di pubblicit� ingannevole da parte dell'Antitrust. Ecco, forse in questo preciso momento avremmo preferito il primo, che a molti cittadini avrebbe garantito semplificazione negli adempimenti amministrativi a livello fiscale e la velocizzazione nei rimborsi o nelle compensazioni dei crediti Iva (ponendo forse fine al binomio odioso "tasse-subito-se-non-prima/ rimborso- dopo-anni").

Nessuno vuole criticare il lavoro del Governo ma denunciare la solita stantia situazione del nostro dibattimento politico s�, � realmente un dovere morale. Forse, anzi certamente, molto di pi� si sarebbe potuto fare se i partiti avessero contribuito a fare il loro dovere. Almeno in questa occasione avrebbero potuto dimostrare merito e guadagnarsi la loro posizione privilegiata. Occasione sprecata. Pazienza per loro (o per noi?). Intanto ripartiamo con la "carrellata" su quel che ci aspetta entro la fine dell'anno. Certamente si punter� molto sul definire nuove privatizzazioni e semplificazioni, come previsto dal piano per la Crescita. Coinvolger� (in parte sta gi� coinvolgendo) Poste, Sanit� e Beni culturali. In tutto ci� rientrer� molto probabilmente anche l'atto secondo della Spending Review, che punter� proprio sulla parola crescita. Visto che il primo atto ci ha dato dentro con austerit� e risparmio. Alcuni provvedimenti all'interno del decreto sulle semplificazioni hanno gi� visto la luce (come quelle sui fondi destinati alle Pmi) ma ne mancano molte all'appello. Una delle pi� urgenti, se non altro perch� reclamate a gran voce da noi cittadini, � quello delle semplificazioni a livello fiscale.

C'ė poi anche il tasto dolentissimo delle Dismissioni statali. Nella Spending 1 parte del risparmio economico era ipotizzato proprio sulla vendita di beni immobili statali; ad oggi per� si sta ancora cercando il come poter attuare questa via. Sulla carta infatti tutto sembrava pi� facile. Certo gli immobili sono stati identificati (ex-caserme, palazzi amministrativi, si parla addirittura di ministeri!) ma poi ci si � resi conto che non � cos� semplice vendere il pacchetto completo: non basta mica un cartello "VENDESI". E allora ecco che il nostro Governo ha chiamato in aiuto niente-po'-po'-di-meno-che due esperti di economia inviati dal governo finlandese, il segretario di Stato agli affari europei Kare Halonen e il sottosegretario alle Finanze Martti Hetem�ki, per aiutarci far luce su quale strada intraprendere. A questo punto possiamo solo dire una cosa, o due. Primo: siamo messi male, ma non si erano presentate le dismissioni come via brevis o asso nella manica, al rimpinguamento delle casse statali? Secondo: siamo messi ancora peggio, non si era optato per un governo di tecnici proprio per contenere spese e non disperdere energie?

Dismissioni a parte, nel mentre attenzione perch� il Governo � intenzionato a revisionare molti bonus sociali e di sostegno cos� da poter recuperare circa 6,5 miliardi (cos� � stato stimato), che serviranno a scongiurare l'aumento dell'Iva. Di questo si sta gi� parlando con la revisione Isee, ma anche con accertamenti veri e propri sulle condizioni di vera povert� o invalidit�. Truffe spesso che allo Stato, e a noi cittadini, costano moltissimo. Forse poi si passer� anche a controllare tutti i vantaggi economici e fiscali dei nostri politici, tanto per pareggiare il conto.

Ma sappiamo che il Paese delle Meraviglie esiste solo nelle fiabe.

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