Data: 17/09/2012 09:30:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Venerd� il tabloid francese Closer ha pubblicato per primo gli ormai famosissimi scatti "rubati" alla coppia reale inglese, non (per nostra fortuna) Carlo e Camilla, bens� i non-pi�-neo-sposi William e Kate , e forse futuri regnanti. Almeno per quel che si augurano i sudditi inglesi, dopo le 15 ore di diretta in mondovisione del loro matrimonio e le centinaia di milioni sborsati per lo stesso! Gli scatti tanto discussi sono quelli del topless della futura regina. Dopo il lato B della sorella Pippa eccoci con il prossimo tormentone: il lato A di Kate.

Gli scatti, che sono stati acquistati dalla Mondadori , proprietaria di Closer, non potevano non essere pubblicati (proprio stamattina a meno che ci siano stati ripensamenti, ma ne dubitiamo) dalla rivista diretta da Alfonso Signorini, Chi. Infischiandosene delle indignazioni di Cameron e di tutta Buckingham Palace, nemmeno prese in considerazione dal Silvio Berlusconi con la scusa che non � affar suo (la Mondadori � capitanata dalla figlia Marina, ndr). Gli inglesi comunque cercheranno di dare del filo da torcere ad una delle nostre ultime industrie ancora fiorenti. No, non l'editoria, bens� il mondo dei gossip, fatto tutto di tronisti e veline. E quando butta bene di coppie reali (ma anche consigliere regionali o olgettine vanno bene).Volete mettere?

Eppure proprio Berlusconi qualche anno fa invoc� il diritto alla privacy, dopo che un paio di giornali inglesi (ma non solo) pubblicarono sue foto in vacanza a Villa Certosa. Vacanza per modo di dire, visto che il poverino aveva persino dovuto sorreggere una povera ospite sulle sue ginocchia e schilometrare con un paio si valchirie nel parco immenso di sua propriet�. Per molti di noi furono edificanti, per il Cav (come il fedele Alfi-alfano lo chiama recentemente) solo scatti rubati al privato.

Ora la stessa privacy viene invocata per due rappresentanti di una monarchia, mica due qualunque. Che hanno oltretutto l'indubbio punto a favore di non aver fatto nulla di male al proprio popolo (si beh, matrimonio a parte). E poi dov'� tutto 'sto scandalo? Dov'� lo scoop? In due tette?

Eppure � proprio su questo campo che noi perdiamo vergognosamente, sull'etichetta della tetta. Per gli italiani � normale ritrovarsi giornali zeppi di topless di ministre (o meglio ex), deputate e aspiranti tali, mogli di e fidanzate di. Quindi non dovrebbero nemmeno esserci scoop e scandali. Per� purtroppo cos� non sar�, perch� colpisce un Paese con molta pi� classe, diplomazia e aplomb del nostro. Dove la privacy � realmente un diritto di tutti quanti e che pertanto va difeso. E le tette "rubate" vanno difese.

Da noi diventa un concetto importante solo quando non va a ledere gli interessi di qualcuno che conta. In tal caso allora ci si impegna in battaglie con qualunque mezzo. Non mi risultano troppe testimonianze fotografiche rubate dei suoi "no bunga -bunga? no party", quindi quando si vuole certe scomode presenze sui giornali, inclusi quelli di famiglia, si possono "contenere" se non addirittura eliminare.

Allora perch� il presidente di Mondadori Francia ha affermato che siccome la Mondadori � amministrata da Marina Berlusconi, il padre Silvio non pu� essere crocifisso (anche se per me ci prova gusto a sentirsi cos� divinamente importante), perch� nulla pu� fare per fermare la giostra? Non sense direbbero gli inglesi.
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