Data: 20/09/2012 09:30:00 - Autore: Andrea Proietti
Carlo Ruta, blogger siciliano accusato di alcuni interventi diffamatori sul proprio blog Accade in Sicilia, � stato assolto dopo 8 anni di battaglie legali. Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione, dopo che il blogger era stato condannato sia in primo grado che in appello: sarebbe infondato, infatti, il reato di stampa clandestina configurato dal procuratore di Ragusa per muovere l'accusa. I giudici hanno motivato la decisione dichiarando che i blog non sono un prodotto editoriale e come tali non possono neppure essere considerati stampa clandestina ai sensi della legge 47 del 1948. Non sussisterebbero, infatti, entrambi i requisiti necessari esposti nell'articolo 1 della suddetta legge affinch� si possa parlare di �stampa' a tutti gli effetti: la riproduzione tipografica e la conseguente pubblicazione di materiale. Per un blog, ovviamente, viene a mancare la prima delle condizioni.

La Corte ha inoltre aggiunto che le testate online debbono essere registrate soltanto �per ragioni amministrative ed esclusivamente ai fini della possibilit� di usufruire delle provvidenze economiche previste per l'editoria�, o qualora gli incassi superino i 100.000 euro l'anno, secondo le modifiche alla legge n. 62 del 7 marzo 2001.

"Questa sentenza, motivata con chiarezza ed essenzialit�, � un fatto di portata straordinaria. Abbiamo ottenuto un risultato enorme per la libert� d'informazione, che � un cardine della democrazia. Ora siamo pi� liberi e internet � riconosciuto come strumento fondamentale per un esercizio maturo dei diritti d'informazione e di espressione", ha dichiarato con soddisfazione Giuseppe Arnone, avvocato difensore di Ruta.

Il testo integrale della sentenza pu� essere scaricato in formato .doc dal sito www.lsdi.it alla pagina http://www.lsdi.it/2012/l-informazione-online-non-e-soggetta-alla-legge-sulla-stampa/ruta-motivazione-cassazione/ ( Il link diretto al documento � qui)
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