Data: 27/09/2012 16:00:00 - Autore: Luisa Foti
Se un condomino ha trasformato illegittimamente uno scantinato in un vero e proprio appartamento, i condomini posso ottenere la riduzione in pristino ma non hanno diritto a chiedere il risarcimento del danno se non � stato deturpato il decoro architettonico dell'edificio. E' quanto afferma la seconda sezione civile della Corte di Cassazione evidenziando che nella fattispecie non sussiste il lamentato deturpamento dello stabile dato che gi� sussisteva una situazione di degrado per via di preesistenti interventi modificativi. I giudici di legittimit� con la sentenza n. 14992, depositata il 7 settembre 2012 hanno spiegato che se ci sono gi� preesistenti lavori e modifiche (che hanno gi� deturpato il decoro dell'immobile) di cui non sia stato richiesto il ripristino, non si pu� pi� parlare, in relazione a nuove opere, di una lesione del decoro architettonico. La valutazione circa il degrado della facciata del fabbricato - fa peraltro notare la Corte - � oggetto riservato all'indagine del giudice di merito che � insindacabile in sede di legittimit� se adeguatamente motivato. Nel caso di specie si discuteva in particolare del deturpamento della facciata dell'edificio che per�, secondo i giudici di merito, risultava gi� sufficientemente deturpata dalla presenza di verande e di caldaie. In detta fattispecie l'incremento della densit� abitativa non poteva costituire fonte di apprezzabile pregiudizio in un caseggiato di per s� popoloso.
Richiamiamo per il resto la motivazione della sentenza qui sotto allegata.
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