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Data: 10/10/2012 09:30:00 - Autore: Andrea Proietti![]() Nello specifico il genitore, aveva preso il giovane bullo e lo aveva trascinato per i capelli e per un orecchio nella camera della vittima, il figlio di 11 anni, costringendolo sotto minaccia a chiedere scusa in ginocchio e dandogli due ceffoni sul volto. Il bullo diventato 'vittima', secondo la Cassazione, è stato sicuramente sconvolto e alterato, sul piano psichico, "dalla condotta reiteratamente violenta, sotto tutti i profili, dell'imputato, proiettata verso un obiettivo di punizione e rieducazione, assolutamente al di fuori della sua competenza ed estranea alle regole di civiltà che sempre e comunque devono vincolare le azioni e le reazioni dei cittadini". Per la stessa Cassazione, la pena inflitta all'uomo, già condannato in primo e secondo grado, sarebbe "calibrata e commisurata alla gravità del danno cagionato al minorenne". L'uomo avrebbe infatti dovuto semplicemente rivolgersi ai responsabili del centro sportivo nel quale si erano verificati gli atti di bullismo, senza prendere iniziative personali di nessun genere. web surveys
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