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Data: 15/11/2012 10:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi![]() Bene, ora che ci siamo abituati/ rassegnati, prepariamoci a dover cambiare di nuovo. Beh, non preoccupatevi non sar� nulla di radicale, ma di un semplice intervento tecnico, che potrebbe per� costarci qualche centinaia di euro. Ora che anche in Italia, a partire dal gennaio 2013, saranno disponili le reti di telefonia mobile di nuova generazione, le 4G (Lte), molto potenti e ultra-veloci, le cose dovranno cambiare. Ma cosa c'entrano i telefonini con i televisori (oltre al fatto che molti produttori fanno entrambi)? C'entrano eccome, visto che il 4G user� onde da 800 Mhz, le stesse usate dalla televisione digitale terrestre. Naturalmente la convivenza � pressoch� impossibile, come hanno gi� appurato in molti paesi europei, e finisce con il provocare spiacevoli e fastidiose interferenze nella trasmissione televisiva. Se non addirittura oscurarla completamente. Cosa fare? Semplice, detto e fatto: pagare per poter correggere le interferenze. Che si potranno eliminare applicando alle antenne centralizzate un filtro da poche decine di euro, maggiorato per� dai salati interventi di tecnici specializzati (gli antennisti insomma). Il Governo per� per una volta si � ricordato di noi, e forse per volersi far perdonare il peccato passato dell'obbligo al passaggio alle frequenze digitali, inserendo nel decreto sulla Crescita, ribattezzato 2.0 (proprio perch� incentrato sulla digitalizzazione in toto), una norma con l'obbligo per gli operatori di accollarsi le spese di filtri e tecnici. Tutto sembrava filar liscio, se non fosse che la norma sia stata prontamente contestata dagli operatori, che sono riusciti ad annullarla perch� non contenuta nel bando di gara per l'acquisto delle bande larghe. Una querelle che per� Passera non ha voluto far cadere nel nulla di fatto, e ha riproposto il problema durante un question time in Parlamento. Spinto anche dalla pressione sempre pi�, giustamente, crescente dei consumatori; Adiconsum a tal proposito scrive: "le famiglie saranno costrette ancora una volta ad affrontare spese per acquistare i filtri anti interferenze per le proprie antenne, nonostante i tanti costi gi� sostenuti per il passaggio alla tv digitale". E Altroconsumo � ancora pi� duro: "E' inaudito che siano le famiglie a pagare per gli effetti collaterali dello sviluppo tecnologico. Non � mai capitato e non deve capitare". Se Passera ce la far� ad ottenere il pagamento volontario delle spese, come � del resto gi� successo (dagli stessi operatori) in Gran Bretagna e Francia, tanto di chapeau. Ma non si gridi vittoria troppo in fretta; come mette in guardia John Whittingdale, parlamentare inglese, "circa 38.000 abitazioni saranno vittima di interferenze anche dopo l'installazione dei filtri". Perfetto. Meglio allora andare al cinema. |
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