Data: 30/11/2012 09:00:00 - Autore: L.V.
Quando si parla di trasporto marittimo a corto raggio si è soliti indicare il trasporto delle merci che avviene attraverso lo sfruttamento del mare, spostandosi così da un porto europeo ad un porto situato sempre su territorio europeo fino ad un porto terzo che si affaccia su uno mari chiusi alle frontiere, il cui scopo è quello di servire per l'appunto l' Europa.

Una volta messo in comunicazione due o più porti per la distribuzione o la consolidazione delle merci da destinate a qualcuno, si va incontro ad una nave adatta alla navigazione ad alto raggio, dando così origine a ciò che viene definito come servizio di contributo. Per le grandi navi oceaniche che trasportano i container, in questo caso non si vede la produzione di nessuna scala economica attraverso i diversi porti. Fatta eccezione per le operazioni economiche, queste grandi navi, nella maggior parte dei casi, non hanno diritto d'entrare nei porti, poiché non vi è abbastanza profondità nel porto per porterla ospitare.

Ma non è tutto perché sempre in ambito di trasporto marittimo a corto raggio vediamo anche le navi feeder ovvero quelle navi di dimensioni medio-piccole che servono un porto – generalmente oceanico – mettendolo in comunicazione con altri porti non serviti ed occupandosi così dell'attività dedicata al feederagio, cosa che peraltro si è molto sviuluppata da quando vi è stata l'introduzione delle grandi navi porta container. Le stesse navi feeder, negli Stati Uniti D'America, sono definite anche con il nome di nave madre o Feeder Vessel. Questa forma di lavorare, all'interno del trasporto marittimo attraverso dei container, è sicuramente molto comune ed è abbastanza diffusa, come già dicevamo, con il trasbordo delle merci in un porto intermedio ed il carico di esse su una nuova nave di dimensioni più piccole o grandi, che le porterà alla destinazione finale. In questo caso, ci troviamo di fronte al cosiddetti porti hub.

Nel caso del trasporto strada/ferrovia, invece, questo si caratterizza come modalità di trasporto che sfrutta per l'appunto due mezzi ovvero quello su ruota e quello su rotaia per il trasporto delle merci. Una particolare tipologia specifica di questo tipo ti modalità è senz'altro il ferroutage, termine francese che per l'appunto viene usato in Francia per indicare il servizio di carico di un camion sopra ad un treno. Nonostante in inglese si parla di piggyback traffic, la Commisione Europea dei Ministri del Trasporto hanno adottato il termine di rail-road transport per indicare lo stesso servizio.

Quando, invece, si parla dei trasporto tradizionale ferroviario la merce viene adattata con maggiore naturalezza sui carrelli; in altenativa, possono esser utilizzati anche dei vagoni speciali per il trasporto di determinate merci. Per quanto concerne il trasporto combinato strada/ferroviare qui sono inglobate varie tecniche, con la combianzione di due modalità di trasporto, con il carico iniziale delle merci su strada, il successivo trasbordo su vagoni del treno e, successivamente, se necessario si ritorna nuovamente su strada. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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